“Facendo nostro l’appello dei 132 comuni montani in grande sofferenza economica e sociale, annuncio che in Commissione Attività produttive, il disegno di legge sull’istituzione delle Zone Franche Montane (ZFM) è stato incardinato e pronto per essere trattato. Noi come Commissione siamo pronti per fare il nostro lavoro”. A riferirlo è il Presidente della III Commissione all’Ars,  Orazio Ragusa del Gruppo parlamentare di Forza Italia, in merito al ddl 3/2017 sull’istituzione delle ZFM in Sicilia, che in quanto alla copertura finanziaria è subordinato alla definizione dei rapporti tra Stato e Regione.

“L’allarme lanciato dagli Amministratori locali e dal Comitato Promotore per l’istituzione delle Zfm al fronte da oltre 1.643 giorni e dall’8 settembre scorso in tenda a Castellana Sicula – conclude Ragusa – è condivisibile, perché l’inarrestabile emorragia di risorse umane e di materie prime non adeguatamente tutelate deve essere tamponata. Sin dal mio insediamento in Commissione ho dimostrato di avere a cuore la tematica che adesso è sponsorizzata da tutte le forze politiche. In tempi non sospetti ho proposto l’introduzione di sgravi e incentivi fiscali in favore degli operatori economici delle aree interne della Sicilia. A seguito della trattazione in Commissione, chiederò un canale preferenziale affinché il ddl possa essere calendarizzato in tempi celeri”

“Accogliamo la notizia dell’incardinamento del ddl 3/2017, sull’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia con grande favore”. Lo dichiarano dal presidio permanente di Castellana Sicula i rappresentanti del Comitato regionale promotore delle ZFM.

“Il presidente Ragusa – aggiungono – fin dal suo insediamento ha dimostrato grande sensibilità rispetto alle proposte che il Comitato ha messo sul tavolo della Commissione attività produttive”.
“Tuttavia – proseguono – continuiamo a tenere alta l’attenzione sull’approvazione in tempi brevissimi della Legge Obiettivo istitutiva delle ZFM, che costituirà l’ennesima occasione per emanare norme rispettose dello Statuto siciliano. Tale legge rappresenterebbe un primo concreto segnale politico tranquillizzante per le popolazioni delle comunità montane della Sicilia”.

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