Un traguardo raggiunto, ed una buona norma affinchè ci sia coordinamento tra i diversi soggetti istituzionali per intervenire su un delicato tema qual è quella della violenza di genere. Questo lo scopo del ddl approvato ieri all’Ars che ha raccolto attorno a sè trasversalità e coesione del mondo politico. Un quadro che si ripete raramente sopratutto quando,  e non è questo il caso, in Aula si deve trovare coesione su norme che hanno come punto di partenza il reperimento di risorse.

Il tema della violenza sulle donne e le politiche di contrasto al fenomeno raccolgono consenso unanime come racconta a Blog Sicilia la deputata Cinque Stelle Valentina Zafarana che insieme a Margherita la Rocca Ruvolo, presidente della commissione Salute,  è stata tra le promotrici e ideatrici del disegno di legge. La Zafarana si dice “soddisfatta dei risultati raggiunti” rispetto al progetto iniziale.

“L’obiettivo iniziale della cabina di regia interistituzionale è stato raggiunto e ha trovato condivisione nella commissione un modo per uniformare le buone prassi nel contrasto al fenomeno della violenza – sottolinea -. Assessori, prefetture e forze ordine messe insieme in questo organo possano finalmente coordinarsi”.  Una norma che non ha appunto fondi propri. “Volevamo un fondo per aiuti minori ma la Regione non ha risorse finanziarie per attività legislative quindi se di risorse si parla bisogna intervenire in finanziaria -continua -. Noi cerchiamo di dare un contributo e speriamo che si possa in futuro dotarsi di altri strumenti finanziari anche fondi di rotazione. Le risorse che ci sono sono tutte nazionali e attraverso questa norma possiamo utilizzare correttamente i fondi di riparto che sono dati alle Regioni. La legge nazionale del 2018 aumenta gli indennizzi per i figli e li concede non soltanto in caso di unioni stabili ma anche nel caso di rapporti non codificati come per esempio il matrimoni e per relazionie magari concluse.”.

Ma il problema della violenza di genere va affrontato a monte, nella prevenzione e nella sensibilizzazione dei giovani nelle scuole anche se in Sicilia.  “C’è bisogno di una rivoluzione culturale – tiene a sottolineare la Zafarana -. Noi in Sicilia abbiamo comunque molte associazioni, centri antiviolenza e dimore ad indirizzo protetto. Si è fatto tanto e si fa tanto ma certamente il tema della prevenzione rimane un terreno su cui continuare a lavorare”.

Sempre sul tema politiche per le donne la settimana scorsa l’Assemblea regionale siciliana ha approvato la norma che impone dalla prossima legislatura una presenza di genere minima di un terzo nel governo dell’Isola.

Una battaglia che è fatta propria dal Movimento fino ad un certo punto non molto incline alle cosìdette ‘quote rosa’: “Le donne vanno individuate e scelte per loro bravura e non perchè c’è un obbligo di legge – tiene ad evidenziare la Zafarana -. E’ sotto gli occhi di tutti che nel Movimento, sia in Assemblea così come a Roma abbiamo portato una grande presenza femminile. Si creino invece le condizioni perchè i posti vengano ricoperti da donne di valore. Spero per esempio che si vada avanti nel Family Act  che indiviua misure impensabili finora: supporto a donne lavoratrici, contributi per le babysitter, un welfare di stampo nordico che abbiamo sempre guardato da lontano”.

Alla Zafarana all’opposizione del Governo guidato da Nello Musumeci non possiamo non chiedere qual è il suo feedback rispetto alle azione che l’esecutivo regionale sta mettendo in campo nel fronteggiare l’emergenza Covid19.

“Vedo grande impegno del governo centrale che sta provvedendo con tutte le risorse possibili per attutire il colpo di un’emergenza che prima è stata sanitaria e che ora è economica. Altrettanto non si può dire quel che accade in Regione. Vorrei sottolineare che il ministro Provenzano non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione sulla riprogrammazione del Poc (Piano Operativo di Completamento). E’opportuno ricordare che la Finanziaria approvata dava pochissime risposte e poche risorse. Da questa riprogrammazione dipendono tantissimi interventi sia nei prestiti a garanzia che per esempio a misure per il settore florovivaistico e tanto altro ancora. Siamo in una sospensione inaccettabile”.

 

Articoli correlati