La Sicilia verso il pieno riconoscimento della condizione di svantaggio derivante dall’insularità. L’iter, già passato dall’Ars, è giunto alla Camera dei Deputati e al Senato. Il provvedimento mira alla modifica costituzionale allo Statuto siciliano. A darne notizia è  Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

La legge voto approvata dall’Ars, di cui è stata prima firmataria e che modifica l’articolo 38 dello Statuto, è oggi vicina al traguardo e sancirà il principio della compensazione degli svantaggi che costano al popolo siciliano 5 miliardi di euro l’anno.

“Dire che sono felice per questo obiettivo ormai a portata di mano è poco – dice Eleonora Lo Curto -. Quando è iniziato l’iter all’Ars era quasi illusorio pensare ad un risultato concreto. Ora spetta ai deputati ed ai senatori, soprattutto a quelli eletti in Sicilia, al di là di ogni schieramento o partito politico, fare la propria parte per mettere fine ad una assurda disparità che non ha permesso lo sviluppo compiuto della Sicilia”.

La condizione di insularità della Sicilia pregiudica tutti gli aspetti della vita quotidiana dei siciliani. Dall’aprire un’impresa, alla produzione di merci, i trasporti, i viaggi, l’energia elettrica o il gas. Tutto ha un costo costo maggiore  ha una difficoltà superiore a quella che ha in qualsiasi altra regione d’Italia. “La condizione di insularità – continua la parlamentare  – e il superamento degli svantaggi derivanti da essa, non è limitata al solo problema della continuità territoriale ma è molto più estesa e complessa e investe tutti gli aspetti, economici e sociali, che vanno dal mancato sviluppo al deficit di infrastrutturazione dell’Isola”.

L’inserimento della condizione di insularità all’interno dello statuto della Regione siciliana darà al tema piena dignità costituzionale rendendo di fatto obbligatorio coordinare sempre la legislazione nazionale con tale disposizione e determinando la necessità dell’approvazione di misure di compensazione a favore della Sicilia. Sarà riequilibrata, inoltre, la compartecipazione della Regione alla finanza pubblica, elemento, questo, che mette in bonis i conti pubblici della Sicilia dopo anni depredamento. “Annuncio sin d’ora la richiesta di convocazione della Commissione bilancio dell’Ars – dice ancora la Lo Curto -, alla presenza dell’assessore Armao, che questa iniziativa ha caldeggiato e stimolato, proprio per descrivere nel dettaglio ai siciliani i benefici conseguenti sul piano economico di tale nuovo principio inserito nello Statuto”.

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