Un abbraccio a questo nuovo grande progetto targato Lega, federati ma diversi con la diversità sancita proprio nel modo di concepire l’accoglienza ma anche con un occhio alle istanze del Sud e per ‘portare alle urne gli astenuti del meridione. poi un attacco diretto e violento, politicamente parlando, al Ministro delle Infrastrutture Toninelli e ai 5 stelle bersaglio del governatore da giorni se non settimane o mesi.
La svolta di Diventerà Bellissima preannunciata da BlogSicilia la segna Musumeci in persona e lo fa dal palco di piazza Verdi a Palermo “Sfidiamo il futuro, torniamo a dare speranza ai siciliani e ai popoli del Sud” dice Nello Musumeci e si vede subito l’abbraccio alla Lega o meglio a quel nuovo centrodestra a trazione leghista annunciato ma fin qui mai confermato, almeno fino ad oggi.
“Vogliano un progetto per il Sud e solo il centrodestra ce lo può dare, le elezioni europee hanno dimostrato che il centrodestra unito può vincere – dice – la Lega ha il 40 per cento al Nord ma al Sud ha altre percentuali . Io voglio portare i milioni di siciliani che non hanno votato al voto”.
Ma dal palco arrivano anche i distinguo con i 5 stelle attaccati in aula appena giovedì e attaccati anche oggi a livello nazionale “Loro hanno bisogno di nemici per esistere, erano convinti che la Sicilia sarebbe stata il loro feudo ma si erano sbagliati e lo hanno dimostrato le ultime elezioni. Abbiamo vinto noi senza appoggi sindacali o della stampa. Abbiamo vinto contro l’impostura del grillismo e dei grillini, che pensano di fare i censori e le liste di buoni e cattivi. Loro che hanno ex deputati indagati che poi lavorano nel loro gruppo, bravi!”.
Ma dal palco ci sono bordate anche per la sinistra e in particolare per chi ha governato prima di lui: “Ci hanno lasciato briciole e macerie, stiamo cercando di mettere pezze, risolvere problemi come i 2 miliardi di euro di disavanzo mai giustificati“.
“Con chi dobbiamo parlare per risolvere i problemi?” si chiede retoricamente il governatore “con quella calamità naturale di Toninelli? Una volta i ministri magari erano ladri ma salvavano la faccia, ma Toninelli non salva la faccia visto che risponde solo a qualche suo capo corrente”.
“Il centrodestra deve essere unito senza badare a simpatie o antipatie” dice con il pensiero rivolto a Gianfranco Miccichè. “La diversità di vedute è fisiologica, altrimenti avremmo un partito unico, ma non è così ed è un bene che non lo sia” aggiunge. Diventerà Bellissima, quindi, è pronta a fare il salto nazionale, a superare i confini regionali, come hanno spiegato a turno tutti i parlamentari regionali “Questo movimento non può più restare ancorato alla Sicilia”.
Sotto il palco ad ascoltare ci sono anche il Vice Presidente Gaetano Armao e la compagna Giusi Bartolozzi deputato di Forza Italia chiaramente non allineata a Miccichè.
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“Che Dio ci aiuti” conclude il governatore e c’è chi sottolinea come, a differenza di altri, questa frase la pronunci ma senza il rosario fra le dita
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