La vertenza dei lavoratori dell’indotto ex Fiat di Termini Imerese, rimane sempre un nodo irrisolto.
“Da troppo tempo attendiamo risposte per i lavoratori dell’indotto ex Fiat di Termini Imerese che sono ormai senza ammortizzatori sociali. Non esistono lavoratori di serie A o di serie B. La vertenza dell’Ex Fiat è unica ma le condizioni sociali non lo sono”, affermano Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani e Giacomo Raneri responsabile Fim Cisl Blutec, nel giorno del sit in degli operai dell’indotto ex Fiat a Termini Imerese.
“Da quasi due anni abbiamo chiesto alla politica, regionale e nazionale, un intervento normativo per ricomprendere nelle tutele degli ammortizzatori previsti per le aree di crisi complessa, questi lavoratori. Non è accettabile che il governo intervenuto a supporto di chi era in difficoltà nel drammatico quadro di crisi legato alla pandemia, non intervenga anche su questa problematica lasciando scoperte, da qualsiasi aiuto, oltre 120 famiglie”.
Nobile e Ranieri concludono “I lavoratori chiedono di poter tornare a lavorare, per farlo serve tempo, e l’unico modo per garantire la sopravvivenza delle loro famiglie, è una presa in carica della vertenza da parte del governo nazionale, modificando intanto la norma sugli ammortizzatori. Non possiamo più aspettare ci sono le risorse per poter aiutare questi lavoratori, la politica deve intervenire. Come sindacato, siamo e saremo accanto a questi operai, fino alla definitiva soluzione del problema”.
E non è solo l’indotto il nodo irrisolto proprio le speranze di un interesse per la produzione di auto elettriche negli ex stabilimenti Blutec da parte della Faw si è infranto.
La vertenza gira sempre a vuoto ed i circa mille lavoratori, compresi quelli dell’indotto, sono molto provati e chiedono un incontro con Regione e Governo.
“Il prossimo 29 maggio scadrà il bando pubblico per le manifestazioni d’interesse degli asset della Blutec, emanato dagli amministratori straordinari. In questo quadro, la notizia di possibili investimenti da parte di un gruppo asiatico per la costruzione di veicoli elettrici, senza che sia stata presa in seria considerazione la possibilità di produrre a Termini Imerese, è l’ennesimo schiaffo in faccia ai lavoratori e al nostro territorio. A Termini Imerese abbiamo il know-how, le risorse e la volontà per affrontare queste sfide”. Cosi Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani e Giacomo Raneri, responsabile Fim Cisl Blutec
“Il sito termitano ricade nella ZES e quindi si potrebbero avere ulteriori vantaggi ad investire qui. Per questo serve chiarezza da parte delle istituzioni e quindi un confronto su quale percorso si stia seguendo, ricordando che aspettiamo anche il rinnovo dell’accordo di programma quadro nazionale”. “Oggi abbiamo inviato un ulteriore richiesta di incontro al Mise per confrontarci sul nuovo accordo di programma sottoscritto in data 19 marzo tra Mise Invitalia e Regione siciliana. L’accordo è finalizzato all’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali ovvero al consolidamento di quelle già esistenti attraverso cofinanziamenti di programmi di investimento, di sviluppo e di progetti ricadenti del territorio regionale”.
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