Incontro in Prefettura con le organizzazioni sindacali sulla vertenza dei lavoratori part-time al Comune di Palermo. Dopo la convocazione, richiesta nella giornata di ieri, le sigle sindacali hanno revocato il sit-in previsto per questo pomeriggio a piazza Pretoria.
I sindacati “Aumento ore lavoro e stabilizzazione non più rinviabili”
“Ringraziamo la Prefettura per averci convocato in meno di 24 ore e per l’attenzione nei confronti di una vertenza così importante – dicono Lillo Sanfratello (Cgil Fp), Mario Basile e Margherita Amiri (Cisl Fp), Ilioneo Martinez e Salvatore Sampino (Uil Fpl) e Nicolò Scaglione (Csa-Cisal) – L’aumento delle ore dei lavoratori part-time e la stabilizzazione di 103 precari Asu non sono più rinviabili: il personale è ridotto all’osso, siamo al dissesto funzionale e a pagarne le conseguenze sono i cittadini che non ricevono i servizi a cui avrebbero diritto”.
“Abbiamo accolto invito del rinvio sit-in”
Proseguono: “Abbiamo accolto l’invito a rinviare il sit-in previsto per questo pomeriggio anche per l’emergenza pandemica in atto, ma ribadiamo la nostra richiesta di inserire da subito i necessari correttivi nel piano di riequilibrio senza rinviarli alle calende greche. La Prefettura ha assicurato il suo impegno nell’affrontare una vertenza su cui aggiorneremo i lavoratori nel corso di un’assemblea telematica che si terrà giovedì alle 17.30, non ci fermeremo finché non avremo risposte chiare e certe”.
A metà dicembre lo stato di agitazione
A metà dicembre scorso, i lavoratori part-time del Comune di Palermo proclamarono lo stato d’agitazione “Il Comune di Palermo non ha solo problemi economici, ma vive da anni un dissesto funzionale dovuto anche alle poche risorse umane a disposizione – dicono Lillo Sanfratello (Cgil Fp), Mario Basile e Margherita Amiri (Cisl Fp), Ilioneo Martinez e Salvatore Sampino (Uil Fpl) e Nicolò Scaglione (Csa-Cisal) – Quasi la metà dei lavoratori sono part-time e per garantire i servizi essenziali ai palermitani sono necessari il passaggio a full-time, una nuova riorganizzazione della macchina amministrativa, progressioni verticali, riqualificazione e nuovi concorsi”.
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