Manutenzione per la strada ed i marciapiedi di Castelforte e traffico viario rivoluzionato nella zona. Almeno per le prossime tre settimane. L’ufficio Traffico e mobilità del Comune, al fine di consentire lo svolgimento dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, marciapiedi e aree pubbliche ha emanato ieri un’ordinanza di limitazione temporanea della circolazione veicolare che riguarda la via Castelforte.

Chiusura e divieti fino al prossimo 10 giugno

Il provvedimento istituisce fino al prossimo 10 giugno, e comunque fino a completamento dei lavori, la chiusura al transito veicolare, con istituzione del divieto di sosta con rimozione coatta in ambo i lati, in via Castelforte, nel tratto compreso tra piazza Pallavicino e via Iandolino, e da piazza Castelforte a piazza Pallavicino.

L’avanzamento dei lavori avverrà per fasi e si procederà con la delimitazione di un’area di cantiere per singoli tratti, e in ogni caso verrà garantito l’accesso per i residenti e mezzi di trasporto pubblico.

Per altre informazioni è possibile consultare l’ordinanza a questo link.

Via libera ai lavori sul ponte Oreto, si parte con marciapiedi e balaustre

Pochi giorni fa è arrivato il via libera ai primi lavori di manutenzione sul ponte Oreto di Palermo. Con la determina 7052 del 21 maggio 2024, il dirigente Salvatore Di Francisca ha attestato la validazione della progettazione esecutiva. Ad occuparsi degli interventi di manutenzione sarà la società Cantieri Edili con sede a Favara.

I lavori sono interamente finanziati con fondi FAS derivanti da risorse ex CIPE del 2009. Ad occuparsi della progettazione esecutiva è stata la Sering Ingegneria srl, che ha vinto il relativo appalto ad inizio 2024. Secondo quanto riporta il dirigente Di Francisca, l’intervento “è necessario ed urgente in quanto finalizzato a mettere in sicurezza i percorsi pedonali posti ai due margini del ponte, oggi inibiti da ordinanza, e a rimuovere le parti a rischio caduta di elementi precari delle mantovane e delle superfici lapidee/intonaci dell’arcata centrale sovrastante la via E. Paternò”. L’obiettivo è quindi in primis quello di togliere eventuali situazioni di pericolo per il traffico pedonale e veicolare che passa sotto al ponte Oreto.

Fatto sollecitato anche il 31 marzo 2024 dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo. Quel giorno infatti, si registrò un incendio alle sterpaglie poste al di sotto dell’arcata centrale. In quell’occasione, gli uomini del 115 segnalarono “la necessità di verificare l’intradosso dell’impalcato per eventuali aggravi dello stato di degrado delle strutture e delle superfici, confermando la necessità di un intervento urgente di messa in sicurezza”. Gli interventi su marciapiedi e balaustre dovrebbero partire a breve e costituiranno soltanto l’inizio di un cantiere molto più ampio e che mira a ristrutturare interamente il ponte Oreto.

Le opere di restauro del ponte Oreto rientrano all’interno di un accordo quadro suddiviso in due tranche. La prima, appunto, dal valore di 3,9 milioni di euro, sarà quella più corposa e dovrebbe partire ad inizio estate. Per completare i lavori serviranno ulteriori risorse, ovvero circa 2,2 milioni di euro che fanno parte del secondo lotto. Il costo complessivo delle opere si aggira infatti intorno ai 6,2 milioni di euro. Interventi che riguarderanno il risanamento e la ristrutturazione funzionale del ponte Oreto e già inseriti nel piano triennale 22-24.

Le attuali limitazioni al traffico

Ritardi che hanno causato, come sopra ricordato, l’emanazione di un’ordinanza ad hoc per limitare il traffico sulla struttura. Regole messe nero su bianco nell’ordinanza del 4 aprile 2021 firmata dall’ingegnere Tonino Martelli. Il tecnico ha imposto “dove non sia ritenuta possibile la chiusura totale della struttura, quantomeno la inibizione dei passaggi pedonali (marciapiedi) e la limitazione del traffico al solo transito di veicoli leggeri, con esclusione degli autocarri (con peso superiore a 35 quintali), o altra misura ritenuta idonea”.

Un limite di peso che, di fatto, taglia fuori tutti i mezzi pesanti, anche quelli pubblici. L’autobus più piccolo, in forza ad Amat, pesa intorno a 65 quintali. Una cifra ben superiore rispetto al limite fissato dal tecnico dell’Amministrazione Comunale. Ciò ha costretto Amat ad un cambio di itinerario, facendo rientrare i mezzi in via Oreto addirittura all’incrocio con via Buonriposo.