Sono già una cinquantina le assunzioni effettuate in Sicilia tra il Polo Unicredit Direct di Palermo e le altre filiali presenti nell’isola, con contratti a tempo indeterminato o contratti di apprendistato professionalizzante.

I nuovi inserimenti arrivano dopo l’intesa raggiunta a gennaio tra Banca e sindacati, che prevede in tutta Italia 725 nuove assunzioni di giovani e 1000 conferme di lavoratori e lavoratrici in apprendistato. Il piano puntava nell’isola 50 ingressi e 70 uscite.

Gran parte dei neoassunti, così come previsto dall’accordo sindacale, è stata inserita nell’area commerciale, dove maggiore è la richiesta di lavoro.

“Un lavoro stabile e dignitoso per tanti giovani”

Secondo il segretario responsabile nazionale della UILCA Unicredit Rosario Mingoia: “I piani industriali che abbiamo sottoscritto, insieme alle altre sigle sindacali, hanno consentito di assumere migliaia di giovani in Italia, e da Siciliano consentitemi di dire che sono felice che finalmente anche la nostra Isola stia beneficiando di numerose assunzioni (sino ad ora se ne registrano per il 2022 una cinquantina, distribuite tra il Polo UniCredit Direct di Palermo e le filiali dell’isola). Contratti a tempo indeterminato (o apprendistato professionalizzante) che garantiscono un lavoro stabile e dignitoso a tanti nostri giovani nella loro terra natia, senza la frustrazione di essere costretti ad emigrare per lavorare”.

“Processo virtuoso reso possibile grazie al turn over”

“Questo processo virtuoso – continua Mingoia – è stato possibile grazie al turn over (volontario ed incentivato) tra i colleghi e le colleghe che sono stati accompagnati all’esodo o alla quiescenza e i nuovi ingressi. Sono soddisfatto che il nostro gruppo continui a garantire occupazione stabile e vera in tutto il Paese ed anche al sud”.

“Altri istituti bancari prendano ad esempio il gruppo Unicredit”

“Mi auguro – ha poi concluso Mingoia– che anche altri istituti di credito prendano ad esempio il gruppo Unicredit ed investano al sud e non soltanto nel nord dell’Italia, anche perché queste assunzioni attingono in parte al FOC (Fondo per l’Occupazione) che è alimentato con i sacrifici di tutti i lavoratori del settore senza differenziazione geografica”.