“Ho da sempre sostenuto che la legalizzazione della cannabis rappresenti una scelta di buon senso. Non lo è, invece, continuare ad alimentare pregiudizi e confusione che ne compromettono i molteplici usi in ambito medico e industriale. Questi preconcetti hanno solo contribuito a favorire i contesti illeciti a discapito di un mercato legale che, invece, va preservato e incentivato. Per tutti questi motivi, ho presentato una interrogazione sulla necessità di garantire l’uso terapeutico della cannabis nella cura del dolore associato a diversi stati morbosi, aumentandone la produzione e modificandone l’attuale sistema autorizzatorio”.
Lo dichiara la deputata bagherese Caterina Licatini (M5S), che interviene così in un dibattito molto complesso che si è sviluppato in Italia negli ultimi anni.
“Da farmacista ho toccato con mano questa realtà, quando per la prima volta ho dispensato la cannabis e ritengo necessario continuare questo percorso. E’ fondamentale – prosegue l’on. Licatini – avere quanto prima dei riferimenti normativi in linea con quanto recentemente stabilito dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che hanno dichiarato la liceità della coltivazione domestica della cannabis per uso personale. Per questo ho deciso di aderire alla campagna di sensibilizzazione #IoColtivo, piantando così un seme di cannabis in favore di una pratica legittima e non più perseguibile legalmente. Far crescere questa pianta è un invito ad affrontare la questione in modo concreto”.
Nel novembre scorso, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, aveva manifestato un’apertura in questo senso. Aveva infatti dichiarato: “Non sono contrario all’avvio di una campagna di comunicazione e informazione sull’uso terapeutico della cannabis e neppure a fare un approfondimento sull’idea di coltivare le piante in Sicilia, voglio però il supporto giuridico e scientifico”.
Un’apertura dunque inaspettata da parte dell’assessore, appartenente a quella destra non favorevole alla coltivazione legale della marijuana. Le dichiarazioni dell’assessore erano arrivate dopo l’invito giunto dall’esponente dei Radicali, Marco Cappato che aveva chiesto alla Regione di avviare in Sicilia la coltivazione della cannabis terapeutica.
Negli ultimi tempi, in Sicilia, è stato boom di coltivatori di cannabis che sostengono di aver intrapreso questa scelta per garantire il diritto alla salute.
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