Vigilia delle elezioni amministrative a Palermo sempre più infuocata e questa volta il contendere gira attorno alle primarie. Ad accendere la miccia è Italia Viva che ha già lanciato la candidatura a sindaco del senatore Davide Faraone. “Siamo contenti che il sindaco Leoluca Orlando sia stato folgorato sulla via di Damasco – dice polemicamente Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo – e abbia finalmente compreso il valore delle primarie e annunciato di volersi impegnare nella prossima campagna elettorale, praticamente il contrario di quanto ha fatto in questi ultimi dieci anni. Meglio tardi che mai”.

Le stoccate ricordando anche le regionali

Il riferimento è alle dichiarazioni pubbliche rilasciate da Orlando il quale a Repubblica ha detto che è giusto che si facciano le primarie e che comunque parteciperà al tavolo delle trattative e porterà un suo nome. “Orlando oggi dice di volere le primarie? Peccato che sia stato lui, nel 2012, a sovvertirne l’esito non riconoscendo la vittoria di Fabrizio Ferrandelli e candidandosi infischiandosene della volontà degli elettori – spiega Chinnici –. Orlando inoltre annuncia di volersi impegnare nella prossima campagna elettorale, lo stesso Orlando che alle ultime regionali prima lanciò Fabrizio Micari e poi lo abbandonò, non presentando alcuna lista e defilandosi platealmente. Evidentemente ha riconosciuto i propri errori”.

Italia Viva su un “campo largo”

“Vogliamo però tranquillizzare il sindaco – aggiunge Chinnici -: Italia Viva ha cultura di governo e lavora alla costruzione di un campo largo che si ispiri al modello introdotto dal governo Draghi. Siamo soddisfatti che Matteo Renzi ed Enrico Letta abbiano ripreso un dialogo. Naturalmente insieme ad Azione, +Europa e Oso ci opporremo ad un piano di riequilibrio proposto da Orlando che riempirà di tasse da pagare i palermitani per avere in cambio da Roma appena 9 milioni di euro l’anno. Su questo non faremo sconti a nessuno”.

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