“Non posso che stigmatizzare l’atteggiamento della direzione generale dell’aeroporto di Palermo che, senza un doveroso confronto con gli organi di controllo, ha dichiarato di non accettare più voli destinati originariamente allo scalo di Catania, ingenerando così uno stato di allarmismo e tensione sociale in quanti hanno scelto di trovare in Sicilia, simbolo dell’accoglienza, un luogo ideale per le vacanze”.

Lo dichiara il presidente della Regione Renato Schifani, commentando le affermazioni del direttore generale della Gesap, la società di gestione dello scalo “Falcone-Borsellino”.

Le parole (dure) del governatore

“In un momento in cui il sistema dei trasporti aerei in Sicilia – continua il governatore dell’Isola – è fortemente messo a rischio, dopo l’incendio che ha parzialmente danneggiato lo scalo di Fontanarossa, condizionando non solo la mobilità dei cittadini, ma anche incidendo fortemente in un comparto vitale dell’economia siciliana come quello turistico, non può che richiamarsi tutto il sistema della mobilità a porre in essere ogni sforzo necessario a superare la criticità del momento, in una logica di leale collaborazione istituzionale”.

“La Regione, da subito – prosegue ancora Schifani – ha istituito una task-force di emergenza per potenziare e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania e messo a disposizione tutte le strutture di propria competenza come l’Ast, cui va pubblicamente il mio plauso. Voglio richiamare tutti – conclude il presidente della Regione – al senso di responsabilità comune e vigilerò su atteggiamenti e decisioni unilaterali lontani dallo spirito di cooperazione sociale che possano arrecare grave pregiudizio al superamento dei disagi di questi giorni”.

Il comunicato della Gesap e lo stop ai voli

“Accetteremo venti voli ex Catania per domani, giovedì 20 luglio, e nessuno da venerdì a domenica”. Lo dice l’accountable manager e direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, Natale Chieppa, che in questi giorni ha coordinato le operazioni dovute all’eccezionale ondata di voli aggiuntivi arrivati nello scalo di Palermo per via del blocco dell’operatività all’aeroporto di Catania, dopo l’incendio che si è sviluppato nel terminal di Fontanarossa.

“L’infrastruttura sta reggendo – dice Chieppa – ma per un aeroporto come Palermo che ha già di suo una crescita del 15% di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi, anche perché alcuni operatori aeroportuali stanno riscontrando difficoltà per via dell’enorme traffico e per le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso. Siamo in continuo contatto con Enav, Enac e Assoclearance, con tutte le compagnie – conclude Chieppa – e abbiamo già comunicato che domani, giovedì 20 luglio, accetteremo al massimo venti voli ex Catania, mentre da venerdì fino a domenica non ci sarà spazio per nessun volo oltre ai nostri”.

“Troppo lavoro”

Nei giorni scorsi, l’aeroporto di Palermo ha fatto atterrare fin oltre 45 voli, compresi i 330-200 di ITA con 250 persone a bordo. “Questa emergenza richiede un supplemento di lavoro e di responsabilità da parte di tutti – dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap – L’aeroporto di Palermo sta reggendo bene all’aumento dei voli dovuto al blocco delle attività di Catania, ma limiteremo l’afflusso di traffico aereo, essendo già molto oltre il limite di capienza, anche per il ritardo nei lavori, che comunque vanno avanti spediti. In questi giorni di emergenza, il personale, a cui va il nostro apprezzamento, con grande fatica e stress sta fronteggiando con tutte le forze un momento eccezionale e delicato, con punte di 45 voli (90 movimenti) in più al giorno rispetto alla programmazione prevista nello scalo palermitano, già notevole per il periodo”.

Trantino: “Trovare subito soluzioni”

In merito ai pesanti disagi che si stanno verificando per i passeggeri in transito dall’aeroporto Vincenzo Bellini di Fontanarossa, il sindaco Enrico Trantino dice: “E’ più che mai urgente e necessario che l’aeroporto Fontanarossa ritorni pienamente operativo, perché ogni giorno che passa aumentano i danni per il tessuto economico del territorio etneo. In più comprendiamo il disagio dei tanti che avevano programmato le loro vacanze, o che dovevano tornare al lavoro, oltre alle ansie dei numerosi familiari di ragazzi e bambini partiti per viaggi studio. Siamo in stretto contatto coi vertici gestionali dello scalo e quelli di controllo nazionali e regionali, che stanno facendo il possibile per gestire una situazione oggettivamente complessa.

A questo punto, però, occorre accelerare con soluzioni immediate che permettano al terminal C di aumentare il numero di voli da poter gestire e che venga avviata una bonifica rapidissima del terminal A, per ripristinare le condizioni di normalità del nostro aeroporto e, così, dare la possibilità di programmare i propri spostamenti a chi sta vivendo questa surreale condizione. Catania e la sua area metropolitana stanno patendo danni enormi. Ci sarà il tempo per parlare di colpe e inefficienze, ove dovessero essere accertate; in questo momento le polemiche e le accuse servono solo a dividere. Questo è il momento dell’assunzione di responsabilità di ogni soggetto istituzionale per fronteggiare una grave emergenza che va affrontata con serietà, rigore e collaborazione nel superiore interesse generale”.

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