In arrivo altre 20 telecamere a Carini, nel Palermitano, contro l’abbandono rifiuti. Si tratta di fototrappole, apparecchi minuscoli ma che forniscono immagini ad alta qualità, in grado di mimetizzarsi nell’area circostante. Insomma, non si vedono ma sono operative e soprattutto implacabili.

Oltre un centinaio le telecamere già attive

Andranno ad aggiungersi ai 120 occhi elettronici che sono già in funzione da tempo a Carini, tutti collegati alla sala operativa del comando di polizia municipale. Da tempo l’amministrazione comunale ha dichiarato guerra agli sporcaccioni con l’utilizzo di telecamere per individuare chi getta rifiuti per strada. Una lotta complicata e difficile anche perché Carini ha un territorio molto vasto. Le periferie sono tante e spesso sono proprio quelle che soffrono più di tutte

L’appello del sindaco

Il sindaco di Carini Giovì Monteleone resta però convinto che la sola repressione non può essere l’unica via di uscita. “C’è un fattore culturale da scardinare – afferma il primo cittadino -. E poi non bastano le multe e non basteranno migliaia di telecamere, occorre collaborazione. Fare la differenziata e denunciare dai carabinieri o dai vigili chi sporca”.

Telecamere anche dall’ex Provincia

A Carini e in altri 12 Comuni del Palermitano sono arrivate anche altre telecamere mobili questa estate. Per l’esattezza sono state attivate le fototrappole, le microtelecamere utilizzate per sanzionare l’abbandono rifiuti. E’ frutto di un accordo tra la Città metropolitana e i Comuni stessi che hanno fatto richiesta di avvalersi di questo strumento di controllo che non lascia scampo allo sporcaccione di turno. Ad essere presidiate ovviamente saranno le strade provinciali dove spesso si verificano problemi di abbandono della spazzatura.

I Comuni in difficoltà

Inutile dire che si tratta di un importante aiuto per i Comuni a presidio del territorio. Oramai gli enti locali, in perenne difficoltà economica e con i rispettivi comandi di polizia municipali ridotti all’osso per mancanza di agenti, non sono in grado di poter controllare il territorio con costanza, specie quelli più ampi. Le telecamere restano il vero deterrente efficace. Basti pensare che durante i giorni della grave emergenza rifiuti si era addirittura creata un’enorme discarica a cielo aperto in viale Regione a Partinico, a pochi passi dal centro urbano. Dodici di questi sporcaccioni sono finiti sotto l’occhio della terribile e-killer, la microtelecamera in dotazione alla polizia municipale che li ha immortalati mentre gettavano decine e decine di sacchetti. Il conto che pagheranno è salato: ciascuno di loro è stato sanzionato con un verbale da 600 euro.

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