Doveva andare in discussione subito dopo l’approvazione della legge di stabilità che ha visto la luce a fine dicembre. La manovra economica bis della Regione siciliana, invece, arriverà in aula solo dopo Pasqua. La giunta regionale di governo dovrebbe analizzarla nella seduta di oggi per noi trasmetterla all’Ars dove inizierà l’iter in commissione.
Cosa c’è nella manovra bis
Di provvedimenti di spesa ce ne sono diversi, alcuni più consistenti, altri di minore entità. Forse il più piccolo, in termini di spesa, è anche l’ultimo arrivato. Vale appena diecimila euro ma ha un alto valore simbolico. Si tratta dell’istituzione di una borsa di studio finanziata con legge regionale in memoria di Sara Campanella, la ragazza di Misilmeri assassinata da un pretendente respinto a Messina dove studiavano entrambi.
5 milioni per le dighe
Fra i provvedimenti nuovi che arrivano oggi in discussione c’è lo stanziamento da 5 milioni di euro che sarà destinato alle dighe siciliane, quelle che forniscono acqua alle campagne assetate e che necessitano di interventi di manutenzione o di messa in sicurezza. I fondi saranno assegnati all’assessorato agricoltura, contrariamente alle attese, visto che le dighe sono competenza del settore dei servizi ovvero acqua e rifiuti.
Manovra contro i dazi
Fra i provvedimenti in campo anche gli aiuti alle imprese che rischiano di essere colpite dalla politica internazionale dei dazi lanciata dal Presidente Usa Trump. In manovra saranno stanzianti poco più di 2 milioni e mezzo di euro ma si prevede, dopo una prima fase di analisi della situazione che si verrà a creare, di mettere in campo altri 6 milioni per il 2026.
Niente mancette
Già da adesso viene meno la politica, definita dalla stampa, delle mancette. Non ci saranno fondi destinati ai deputati da spendere nei loro territorio e dunque non ci sarà questa leva per fluidificare i lavori d’aula e garantire il voto favorevole o quantomeno non contrario. La maggioranza punta, comunque, a giungere ad approvazione della manovra entro giugno




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