Targhe a due artisti siciliani che hanno fatto la storia contemporanea dello spettacolo sul solco della memoria di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Ad essere insignito con la “targa alla carriera” Gino Carista, popolare comico e attore. La targa l’ha ricevuta dalle mani di Gaspare Simeti dell’area cultura del Comune di Palermo. Invece conferita la “targa alla memoria” a Felice Calò, figura siciliana indimenticabile del mondo dello spettacolo. In questo caso è stato l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Scarpinato a consegnare a Delia Calò, figlia di Felice. La cerimonia “Targa Franchi e Ingrassia” è avvenuta al cinema De Seta, ai Cantieri culturali della Zisa. Manifestazione promossa dall’assessorato alle Culture del Comune di Palermo. L’evento presentato dal giornalista Alessandro Amato è voluto essere un omaggio al duo iconico della comicità siciliana, Franco e Ciccio per l’appunto. La direzione artistica è di Marco Li Vigni, direttore di produzione è Salvatore Chiappara, responsabile tecnico, Pietro Zarcone.
In prima linea i protagonisti dello spettacolo siciliano
Si è registrata la partecipazione di numerosi protagonisti dello spettacolo siciliano, tra cui il già citato Gino Carista e Cocò Gulotta. E’ intervenuto Giuseppe Li Causi, cultore di Franco e Ciccio, che si è impegnato in prima persona per l’istituzione di un francobollo dedicato al duo comico. Esibizioni musicali de “La Bottega Retrò” e della Piccola Orchestra Centrale.
Franco e Ciccio, produzione infinita
“Negli anni ’60 la produzione cinematografica di Franco e Ciccio è stata estremamente ricca – ha detto il direttore artistico Marco Li Vigni -. Oggi sono tanti gli attori e registi palermitani e siciliani che fanno cinema e che hanno raggiunto il successo, e molti hanno avuto riconoscimenti importanti come il David di Donatello. Ormai la nostra Palermo accoglie svariate produzioni cinematografiche, è diventata un set a cielo aperto. Palermo è diventata la ‘città del cinema’ del Sud-Italia. Questo ricordo dedicato a Franchi e Ingrassia è voluto essere, oltre che un omaggio alla loro bravura, un riconoscimento al merito. Per avere fatto da apripista ad altri sodalizi artistici che nella nostra terra hanno seguito le loro orme. Da Burruano e Civiletti a Carista e Calò, da Toti e Totino fino ad arrivare a Ficarra e Picone. E altri ancora come i Soldi Spicci e i Sansoni”.
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