“Leggere sui giornali che l’Europa cambia la linea sui migranti, mentre tutte le Ong si dirigono solo sui porti siciliani, suona come una beffa. Sembra che la cosa non interessi più a nessuno, ma continua ad essere la Sicilia a sostenere il peso più grande di questa emergenza nell’emergenza. Aspettiamo il 23 settembre, un nuovo accordo che superi finalmente quello di Dublino? O qualcuno – se davvero è cambiata la musica – si fa carico di venire incontro all’Italia e alla Sicilia, aprendo i porti di altri Paesi europei?”.

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“Da mesi – prosegue – chiediamo al governo centrale di mettere in sicurezza igienico-sanitaria hotspot e centri di accoglienza. Il Viminale sembrava essersi svegliato tra il 4 e il 5 settembre (con due atti e dopo l’incontro chiesto e ottenuto a Roma con il premier), ma ancora passano i giorni, le settimane e non si è visto un solo intervento concreto per restituire sicurezza sanitaria a quei luoghi e alla nostra popolazione. Tanti impegni ma nessun fatto concreto. Quando le parole diventeranno azioni? Siate veloci, presidente Conte e ministro Lamorgese, come fate quando impugnate una nostra ordinanza. Non costringeteci ad agire di nuovo!”.

Intanto alcuni migranti si sono gettati in mare dalla Open Arms, l’imbarcazione della ong spagnola che si trova al largo delle coste palermitane in attesa di trasbordare uomini e donne.
Nella nave giunta ieri sera davanti al porto del capoluogo siciliano ci sono 278 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia.
Si attendono ancora disposizione da parte della prefettura per sapere quando e in quale nave saranno ospitati i migranti per la quarantena.
Dalla nave fanno sapere che sono 76 i migranti che si sono gettati in mare. Le motovedette della Capitaneria di Porto e un elicottero della Guardia di Finanza sono prontamente intervenuti per recuperarli.

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