Stop all’inquinamento a Mondello, tra Capo Gallo e l’Addaura. Il mare meta preferita dei palermitani torna ‘pulito’. Le correnti spazzano via l’inquinamento registrato nei giorni scorsi che aveva portato ad una nuova emergenza sanitaria questa volta proprio in mare.  L’Asp di Palermo ha già fatto i prelievi e ha chiesto l’emissione di una ordinanza di revoca del divieto di balneazione nella zona che naturalmente comprende anche la spiaggia di Mondello. L’ordinanza è stata già adottata e nella giornata di oggi la situazione dovrebbe tornare alla normalità.

“L’amministrazione comunale si attiene ancora una volta alle indicazioni dell’Asp competente per i controlli. Il rientro in breve tempo nei parametri previsti per la balneabilità e la mancata individuazione lungo la costa di scarichi fognari – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Toni Sala – sembrano confermare si tratti di un episodio di inciviltà”.

“Continuano i controlli per individuare e sanzionare responsabilità e si resta in costante collegamento con l’Asp – concludono – che continuerà ad effettuare prelievi e ad inviare conseguenti comunicazioni per la adozione di eventuali provvedimenti, avendo come obiettivo inderogabile la salvaguardia delle condizioni del mare e dei bagnanti”.

Le ipotesi dell’inquinamento

Si era ipotizzato che una cisterna che trasporta liquami prelevati dalle fosse delle ville avesse scaricato in mare ciò che doveva andare a smaltire nell’apposito depuratore. Una ipotesi quantomeno comoda sul fronte delle responsabilità oggettive ma nessun riscontro è stato possibile

Cosa è stato riscontrato

Il dipartimento di prevenzione, sulle base dei riscontri effettuati dal laboratorio di Sanità pubblica, aveva comunicato l’esito dell’analisi batteriologica eseguita lo scorso 18 agosto. Ad essere stato riscontrato il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici relativamente ad enterococchi intestinali ed escherichia coli. In pratica si trattava di valori relativi a possibili scarichi di reflui fognari.

La procedure che porta al divieto di balneazione, però si era protratta fino ad arrivare al divieto vero e proprio emesso nel tardo pomeriggio di venerdì 20 agosto. La conseguenza è stato un intero sabato, quello di ieri 21 agosto, con l’intera area sottoposta a divieto di balneazione

In alcuni punti, in particolare in corrispondenza di Punta Priola i livelli di inquinamento arrivavano dal doppio fino a dodici volte i massimi consentiti per quanto riguarda la presenza di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.

Il divieto di balneazione riguardava le aree di mare antistanti piazza Valdesi, le zone ad est e ad ovest del Club Lauria e gli scivoli a mare di via Colapesce.

Proteste e assenza di informazioni

Ieri è stata una giornata complessa. I bagnanti non sapevano del divieto e non c’erano cartelli, recinzioni o cordoni a informare o impedire l’accesso a mare. Solo i bagnini degli stabilimenti balneari, dopo aver messo la bandiera rossa, informavano i bagnanti. Qualche tensione quando un gruppo di bagnanti ha chiesto di avere indietro i soldi della prenotazione di sdraio ed ombrelloni,. La risposta è stata negativa perché tutti i servizi offerti dai lidi erano attivi e presenti e le condizioni del mare indipendenti dagli stabilimenti.

La sorpresa e le proteste di ieri (VIDEO)

 

Nuove campionature e revoca del divieto

Il divieto di balneazione era stato emesso a tempo indeterminato ma con provvedimento valido fino al rientro dei parametri inquinanti. Rientro che è stato riscontrato dalle analisi di ieri che saranno comunque ripetute lunedì.

Di fatto il divieto di balneazione non c’è più ma il penultimo week-end di agosto è comunque rovinato visti i tempi per far rientrare del tutto la situazione dal punto di vista organizzativo e il danno subito in generale da turismo, stabilimenti e bagnanti

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