Continuano le polemiche, tanto politiche quanto della società civile, contro la nomina di un esponente leghista ad assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana. L’arrivo di Alberto Samonà, nella Giunta regionale, non piace a migliaia di siciliani che stanno protestando.

Una contrarietà alla scelta del governatore Musumeci che si è estrinsecata sui social ma non solo. Sabato scorso Palermo si è svegliata tappezzata di manifesti con ‘l’invito’ a Musumeci a dimettersi.

Il governatore è intervenuto sulla questione. “Chi dice no alla nomina di un assessore leghista vuole tenere in ostaggio la democrazia. E’ solo una sparuta minoranza di poveretti”. La frase, in realtà molto più articolata, è parte di una breve intervista pubblica rilasciata dal Presidente della Regione ad alcuni giornalisti televisivi, fra cui anche la Rai, ripresa e postata su Facebook sulla pagina nata appositamente per manifestare questo dissenso “No Beni Culturali alla Lega Nord – Musumeci Dimettiti”.

Il post, immediatamente diventato virale sul social network, è accompagnato da un semplice commento: “Ecco cosa pensa di noi Musumeci”.

Dopo le dichiarazioni del governatore, una delle organizzatrici della protesta contro di lui e contro la Lega risponde alle sue affermazioni. Ad intervenire è Domiziana Giorgianni.

“Presidente eccomi, io sono una di quelli che sta protestando per il ritiro della delega dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana alla Lega Nord. Ha parlato di me e delle altre quasi 50 mila persone che si oppongono alle sue scelte come di una brutta pagina della democrazia, di gente con problemi personali e familiari.

Soprattutto – puntualizza Giorgianni – ha detto che noi siamo solo una sparuta minoranza. Vorrei ricordarle che la Lega Nord alle ultime elezioni regionali ha preso circa 50 mila voti. Logica vuole che se siamo pochi e insignificanti noi, lo è anche la Lega in Sicilia. Eppure il partito nordista lo difende a spada tratta, anche a costo di fare brutte figure in diretta TV, i siciliani no. Anzi, li insulta. Ecco, Presidente, lei verrà ricordato nella storia come un grande statista che ha insultato i siciliani solo perché volevano difendere la propria terra dall’avanzata della Lega nord. Un partito che ha sempre denigrato i siciliani. Un partito che con provvedimenti, riforme, accordi ha fatto in modo che si sottraessero risorse destinate alla nostra isola per favorire aziende e imprese del nord”.

Conclude Giorgianni: “Prenda atto di aver fatto un mossa sbagliata, tolga la delega alla Lega e si dimetta. Così, per una volta, avrà fatto la cosa giusta”. Una protesta si terrà il 2 giugno in piazza del Parlamento a partire dalle ore 18.

Articoli correlati