Gianfranco Miccichè a ruota libera contro Nello Musumeci. A margine dell’inaugurazione della mostra “Re” a Palazzo dei Normanni, il presidente dell’Ars ha alzato il livello dello scontro.

Le ragioni del suo “no” al Musumeci bis

“E’ una cavolata – (il termine usato nell’intervista è un altro, ndr) ha detto Miccichè – che io abbia fatto perdere il centrodestra nel 2012, la verità è un’altra e ora ne raccolto il retroscena: avevamo proposto io, con Grande Sud, e Lombardo la sua candidatura da offrire al centrodestra, lui ha subito rotto l’accordo siglato a casa mia a Cefalù, accettando il diktat del Pdl di lasciare fuori Lombardo. Poiché io sono un uomo di parola mi sono rifiutato, Lombardo di mi aveva chiesto di andare avanti, ma a me non sembrava giusto, perché avevo preso un impegno con lui. Non avendo trovato nessun cretino che si candidasse, perché era chiaro che si sarebbe perso, ho accettato di farlo io. Questa è la verità di cui non ho mai parlato su chi ha fatto perdere il centro destra. Ma ora mi sono rotto, è da dieci anni che racconta un film diverso e io ho sempre evitato di dirgli bugiardo. Credo abbia imparato molto bene un metodo mutuato da un fascista: che una ripetuta sette volte diventa verità”.
E’ un fiume in piena Miccichè sulle ragioni del suo “niet” irrevocabile al Musumeci bis.

“Non c’è alcun problema”

“Il problema non è la persona, né i rapporti con Fratelli d’Italia con cui sono amicissimo, è il suo metodo. Non ha mai fatto un’agenzia o chiesto un incontro in cui faccia intendere che vuole cambiare atteggiamento, le sue minacce di dimissioni confermano che intende continuare, ma per quel che mi riguarda o si vota o novembre o prima per me non c’è alcun problema.
Ha del tutto scavalcato i partiti e i suoi unici interlocutori sono stati gli assessori, che si sono piegati a questo metodo. Ma gli assessori sono scelti anche per ragioni di equilibrio territoriale e non possono sostituire i partiti nel dialogo. Lui dimostra di volere procedere su questa strada, di non volere cambiare atteggiamento. Una volta mi ha anche offerto l’assessorato alla Sanità ma per me non è questo il punto. Ha dichiarato inoltre che io lo avrei paragonato a Matteo Messina Denaro, ma questo non è assolutamente vero, perché ho sempre sostenuto che è una persona perbene”.

“Nessun rispetto verso l’Ars”

Su quali possano essere gli scenari in vista delle prossime regionali, lo stesso presidente dell’Ars ammette che al momento la situazione non consente di fare previsioni.
“Mi hanno accusato – ha aggiunto Miccichè – di fare inciuci con l’opposizione. Il problema è che altrimenti in Aula non si raggiunge il numero legale, com’è accaduto nelle ultime settimane. È chiaro che se l’opposizione garantisce la sua presenza qualcosa bisogna dare, invece dovrebbe essere la maggioranza in grado di autosostenersi. Ma non appena non passa un provvedimento, la colpa è subito mia e dell’Ars verso cui non mostra alcun rispetto”.

Le amministrative di Palermo: “Certo della vittoria di Francesco Cascio”

Per quel che riguarda le amministrative a Palermo: “Sono certo della vittoria di Francesco Cascio a prescindere da Fratelli d’Italia, ma continuo a cercarli perché è troppo importante il valore della coalizione. Stiamo lavorando a delle liste che ci consentano di vincere già a primo turno”.

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