Dopo l’approvazione all’ARS del Disegno Di Legge regionale 783 e l’ok del Ministero, è arrivata oggi da Palazzo D’Orleans a Palermo anche l’approvazione del nuovo statuto del Consorzio per le Autostrade Siciliane.

Nuovo Statuto per la trasformazione in ‘Ente pubblico economico’

L’atto della Giunta Regionale della Regione Siciliana ha formalmente apposto il sigillo al nuovo strumento statutario esitato nelle settimane scorse dal Consiglio Direttivo e dall’Assemblea dei Soci del Consorzio. L’iter si inquadra nel processo già avviato per la trasformazione da “ente pubblico non economico” a “ente pubblico economico”.

Il ‘nuovo’ Cas partirà da nuove assunzioni

L’atto di giunta di governo ha di fatto definitivamente svincolato Autostrade Siciliane dalla Legge Regionale 9, concedendogli la possibilità di sopperire alle carenze di personale e applicare forme giuridiche proprie del diritto privato che risolveranno le anomalie contrattuali di lavoro sofferte da decenni, tema che in passato ha dato vita a diverse forme di confronto dialettico con i sindacati.

Completata la riforma

“Il via libera, da parte della Giunta regionale, alla delibera che formalizza il cambio di statuto del Consorzio autostrade siciliane porta a compimento la riforma voluta dal governo Musumeci e dall’Ars con la legge 4/21. Un passaggio decisivo che traghetta l’ente nel futuro sotto tutti punti di vista: infatti, con la trasformazione del Cas da ente pubblico non economico a ente pubblico economico, sarà possibile dare ai lavoratori quei contratti attesi da anni, sarà possibile valorizzarne le professionalità e dare stabilità al precariato, ma anche adottare una governance più snella e manageriale per accrescere l’efficienza del Consorzio e soddisfare le aspettative dei siciliani” commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.

Il Cas messo al sicuro da eventuali attacchi politici

L’approvazione da parte della Giunta di governo della delibera che modifica lo status giuridico del Consorzio autostrade siciliane, di fatto recepisce la norma votata dall’Ars nei mesi scorsi.

“Il Governo del presidente Nello Musumeci – prosegue l’assessore – mantiene un impegno che, sulla gestione delle autostrade della Sicilia, era atteso da quasi tre lustri. Oggi portiamo il Cas verso una normalità che diventa condizione essenziale per lo sviluppo, gli investimenti sulla rete e le nostre infrastrutture viarie. Nei prossimi giorni – conclude Falcone – incontreremo i sindacati per discutere delle prossime tappe del percorso e di tutti i passaggi consequenziali”

Subito un piano di investimenti

Il Consiglio di Amministrazione del Cas al completo

Grande soddisfazione è stata espressa da tutto il Consiglio Direttivo del Consorzio, presieduto dall’avvocato Francesco Restuccia, dalla vicepresidente avvocato Chiara Sterrantino, dal consigliere architetto Sergio Gruttadauria e dal direttore generale ingegnere Salvatore Minaldi: “Viviamo la conclusione di un processo epocale atteso da tanti e da tanto. Da domani stesso ci rimboccheremo le maniche per avviare tutti i confronti e le azioni utili al riavvio immediato del sistema sotto la luce di una gestione ancora più efficiente, reattiva e vicina alle esigenze dell’utenza e dei lavoratori. Il nuovo Ente, pur mantenendo finalità istituzionali e obblighi a forme ferree di monitoraggio e controllo nella gestione delle risorse pubbliche, avrà anche l’opportunità di operare investimenti con procedure più snelle e funzionali”.

Le polemiche degli ultimi anni

Il Cas, Consorzio Autostrade siciliane, è stato numerose volte al centro di polemiche politiche e di inchieste. L’efficienza delle autostrade che gestisce è sicuramente inadeguata alle esigenze della Sicilia e le polemiche non sono mancate. Al centro anchedi inchieste sulla pericolosità di alcune opere e di alcuni tratti, negli ultimi anni è stato al centro anche di un polemica forte fra Palermo e Roma con più di un annuncio, da parte del Ministero e daultimo del Vice Ministro (oggi sottosegretario) alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri che aveva fatto sapere come fosse incorso una procedura per revocare la concessione al Cas

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