“Bussate e non vi sarà aperto”. E’quanto si legge sullo striscione portato in corteo, ieri sera, da alcuni ex lavoratori dell’Opera Pia Ruffini di Palermo che ancora una volta hanno cercato una interlocuzione con l’arcivescovo della città, monsignor Corrado Lorefice.

I lavoratori, per i quali una sentenza del Tribunale di Palermo ha riconosciuto l’illegittimità del licenziamento, accompagnati da un inviato della trasmissione televisiva “Le Iene” che sta seguendo il caso, sono andati a citofonare a Lorefice, che vive nel palazzo arcivescovile, ma nessuno gli ha aperto.

Da qui hanno deciso di rimanere in sit-in, ‘parlando’ con Lorefice attraverso un megafono.

“Aprici – ha detto una ex lavoratrice -. Aprici il cuore. Tu fai l’opposto di ciò che dice il Vangelo, ‘Bussate e vi sarà aperto’, basta con il tuo silenzio”.

A farle da eco un’altra collega che ha preso parte al corteo: “Ancora una volta ti chiediamo di ascoltarci, noi non siamo in guerra, noi siamo in pace e vogliamo semplicemente che tu riconosca che in tutta questa storia la parte lesa siamo noi, siamo noi che abbiamo subito un torto, una sentenza del Tribunale di Palermo ci ha riconosciuto vincitori.
Ma noi non volevamo arrivare a questo. Noi abbiamo proposto tante cose prima di arrivare a questo punto.
Abbiamo fatto di tutto per non fare fallire l’Opera Pia nella quale noi credevamo, voi avete voltato la faccia”.

E ancora: “Avete affondato una delle opere più grandi che il cardinale Ruffini aveva creato per i poveri.
Noi siamo fra quei poveri. Davamo un servizio che era veramente degno del Vangelo”.

Per gli ex lavoratori, “Lorefice non vede, non sente, non apre a chi bussa alla sua porta”.
Avrebbero voluto essere ricevuti e confrontarsi sul silenzio dell’arcivescovo di Palermo, ma anche stavolta, nulla è accaduto.

I vincitori della causa avrebbero dovuto essere reintegrati al proprio posto di lavoro ma ancora nulla di fatto. Da anni si battono a difesa del proprio posto di lavoro.

La loro vicenda è assai lunga e complessa ma la parola fine è stata scritta dai giudici del tribunale di Palermo, Paolo Marino, Fabio Civiletti e Martino Dante che hanno accolto il ricorso di 14 lavoratori dell’Opera Pia Cardinale Ruffini, ente presieduto dall’arcivescovo Lorefice.
La sentenza ha stabilito che i dipendenti, assistiti dagli avvocati Nadia Spallitta e Leonardo Giglio, dovranno essere assunti e risarciti con dodici stipendi perché il loro licenziamento sarebbe illegittimo.
L’istituto è stato anche condannato a pagare le spese processuali.

Articoli correlati