Sequestrata l’area dove è morto l’operaio questo pomeriggio, schiacciato nell’autocompattatore che stava riparando. Sul corpo dell’uomo, Mohamed Boujdoun di 48 anni, di origini marocchine e regolare a Palermo, disposta l’autopsia. L’incidente è avvenuto nella ditta Eurotech dove si stava riparando il mezzo della raccolta dei rifiuti della Rap. Oltre al magistrato di turno e i carabinieri della compagnia di piazza Verdi sono presenti i tecnici Spresal dell’Asp Palermo, prevenzione e sicurezza negli ambienti e luoghi di lavoro. Spetterà a loro stabilire se siano state rispettate le norme di sicurezza sul posti di lavoro e se eventuali anomalie abbiano causato la morte dell’operaio.

I dati sconfortanti

Secondo gli ultimi dati Inail già nel mese di gennaio scorso gli infortuni sul lavoro denunciati in Sicilia sono stati 683, soltanto a Palermo se ne contano 406. Nel 2022 sono state 7.774 le denunce di infortuni. Gli incidenti mortali già nel solo mese di gennaio hanno colpito un lavoratore di Palermo, e cinque di tutta la Sicilia, dove lo scorso anno hanno perso la vita in 60.

Il sopralluogo della Cgil

I segretari di Cgil, Fp Cgil e Fiom, Laura Di Martino, Francesco Foti e Andrea Gattuso, si sono recati in delegazione questo pomeriggio sul luogo dell’incidente mortale, in via Ingham. “Siamo stati dietro ai cancelli dell’azienda – dicono -, per assumere qualche elemento in più, per capire la dinamica dell’incidente che ha causato la morte dell’operaio. La verifica sul rispetto delle condizioni di sicurezza potrà arrivare solo dalle indagini e dai rilievi in corso. Abbiamo appreso che si è trattato di una morte atroce, cruenta, che allunga la lista degli incidenti mortali e che ci spinge a chiedere interventi urgenti per garantire la sicurezza sul lavoro. Dall’esterno abbiamo solo visto una fabbrica fantasma, che non presenta nemmeno un’insegna identificativa. E non abbiamo nessun iscritto tra i lavoratori”.

Morte inaccettabile

“Schiacciato da un autocompattatore a 47 anni. È inaccettabile morire così, sul posto di lavoro – afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia -. In attesa che vengano chiarite le cause di questo tragico incidente, ribadiamo ancora una volta che applicare le norme e rispettare le regole è fondamentale per salvare molte vite. È importante, per questo, condividere il valore della cultura della sicurezza, della prevenzione e alzare il livello di attenzione sul tema con il confronto, l’informazione e la formazione”. Solidarietà arriva anche dalla Cisl.

“E’ inaccettabile dover constatare l’ennesimo grave incidente sul lavoro, l’ennesimo lavoratore che non fa ritorno a casa – aggiungono i segretari generali Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile -. Esprimiamo la nostra solidarietà alla famiglia e ai colleghi del lavoratore rimasto vittima dell’incidente, serve una strategia sinergica per frenare questa piaga”.

Emergenza sicurezza

“La vera emergenza del nostro Paese si chiama sicurezza sul lavoro – aggiunge Giuseppe Badagliacca della Fiadel Cisal -. Le morti bianche sono un fenomeno odioso e intollerabile che deve interrogare le istituzioni e in generale il mondo del lavoro. L’operaio della Eurotech morto oggi a Palermo schiacciato da un autocompattatore, durante la manutenzione di un mezzo della Rap, è solo l’ultimo, tragico caso. Esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia e chiediamo controlli più stringenti”.

Todaro, Rap: “Non si può morire così”

“Non si può morire così e, soprattutto, non si può morire di lavoro – commenta il presidente della Rap, Giuseppe Todaro -. Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Mohamed Boujdouni, ennesima vittima innocente di un sistema che purtroppo non funziona come dovrebbe. Per quanto ci riguarda, chiederò maggiore vigilanza a tutti i livelli e un’attenzione senza deroghe al rispetto delle norme in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Bisogna intervenire sulla prevenzione, non possiamo più indignarci quando veniamo letteralmente travolti da una tragedia”.

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