“Intendo rappresentare la mia posizione e ho chiesto tramite il mio legale, l’avvocato Roberto Mangano, di essere ascoltato dall’autorità giudiziaria per fornire ulteriori chiarimenti e tutta la documentazione utile all’accertamento o alla esclusione di responsabilità”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in merito all’indagine sulle bare insepolte del cimitero dei Rotoli .

“Disagio e sofferenza da cittadino e sindaco “

“Sottolineo – ha aggiunto – quanto già ricordato ieri e cioè che la magistratura ha doverosamente chiesto che ci siano chiarimenti sulla gestione dei cimiteri, ipotizzando un’omissione di atti d’ufficio. Ribadisco disagio e sofferenza da cittadino e da sindaco per quanto si è verificato in questi anni, oggetto anche di altre indagini alle quali l’amministrazione comunale ha fornito collaborazione anche con azioni disciplinari e cautelari”.

“Ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità”

E ancora: “La richiesta di convocazione sarà occasione, come detto, per portare davanti all’autorità giudiziaria tutte le numerose ordinanze, le disposizioni di servizio e i provvedimenti adottati anche nell’ambito della cabina di regia che io ho istituito proprio per dimostrare che ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità e competenze di sindaco per potere affrontare queste criticità che insieme all’assessore Toni Sala stiamo cercando di superare”.

L’attacco di Marianna Caronia (Lega)

Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera comunale e deputata regionale della Lega Marianna Caronia che ha dichiarato: “Mentre la città è sempre più allo sbando e la (in)attività del Sindaco sempre più oggetto di indagini giudiziarie, è chiaro che ogni giorno in più con Leoluca Orlando Sindaco è una iattura per Palermo. Ogni giorno di più con questa Giunta alla guida della città è un giorno in più di problemi non risolti ma anzi aggravati dall’arroganza e dalla incompetenza”.

“Ultimi e lenti mesi di agonia”

Caronia ha proseguito: “Ai colleghi e alle forze politiche di opposizione che non hanno voluto mandarli a casa in anticipo con la mozione di sfiducia firmata dalla Lega e pochi altri, chiediamo se ancora oggi siano pronti a sostenere che quella mozione fosse sbagliata e chiediamo loro cosa abbiano guadagnato la città e i palermitani con questi ultimi e lenti mesi di agonia del regno di Leoluca Orlando”.

Nel 2020 sentito come testimone

Nel 2020 il sindaco Orlando era stato sentito pure come testimone, assicurando provvedimenti per superare lo scandalo, mai risolto.

Articoli correlati