Il team di medici ed infermieri del servizio di Endoscopia digestiva dell’Ospedale Ingrassia di Palermo ha eseguito una dissezione sottomucosa endoscopica di un’ampia lesione precancerosa. L’intervento, effettuato in corso di colonscopia, ha evitato al paziente un’eventuale operazione chirurgica.
All’Ingrassia circa 3mila colonscopie l’anno
Il servizio, composto da 6 medici e 7 infermieri, esegue circa 3.000 colonscopie l’anno, sia afferenti dallo screening del tumore del colon retto, sia di utenti esterni che hanno prenotato l’esame agli sportelli CUP aziendali.
La risoluzione delle lesioni precancerose
Dall’inizio del 2022 è stato intrapreso un percorso formativo per una ulteriore crescita nell’ambito della endoscopia operativa finalizzata alla risoluzione delle lesioni precancerose.
In cosa consiste la dissezione sottomucosa
“Tale percorso – spiega la Responsabile dello screening del tumore colon rettale, Florinda Bascone – viene garantito dalla presenza sul campo di un tutor esperto di ‘dissezione sottomucosa’ (ESD, ndr), il dottore Angelo Caruso dell’ASP di Ragusa. L’intervento si esegue nell’ambito del cosiddetto ‘livello avanzato’ di endoscopia digestiva per l’asportazione per via endoscopica di ampie lesioni neoplastiche superficiali (Lateral Spreading Tumor, ndr) del colon o dello stomaco, il cui aspetto endoscopico suggerisce una profondità di penetrazione non superiore alla sottomucosa. Questa tecnica garantisce un trattamento endoscopico definitivo, evitando così di sottoporre il paziente ad intervento chirurgico, con un chiaro risparmio in termini di possibili complicanze e tempi di degenza, oltre che con una notevole riduzione di spesa sanitaria”.
Il servizio guidato da Matteo Rosselli
Il servizio di Endoscopia Digestiva dell’ospedale Ingrassia fa capo all’UOSD Screening Colon retto ed all’UOSD Gastroenterologia, guidata da Matteo Rosselli.
Tumore al colon, lo screening salva la vita, mortalità diminuita del 30 per cento
Lo screening salva la vita ai malati di tumore al colon. Con questo sistema la mortalità si riduce di un terzo per chi è affetto da questa malattia oncologica. E’ quanto emerso dal congresso dal titolo “La gestione integrata delle emergenze-urgenze in gastroenterologia”, organizzato dal gastroenterologo Salvatore Camilleri che a giugno all’auditorium “Gaetano Saporito” di San Cataldo ha visto confrontarsi esperti provenienti da tutta la Sicilia e da altre parti d’Italia.
Commenta con Facebook