La rinascita del Palermo è stata affidata alla Hera Hora di Mirri e Di Piazza. In corsa per la vittoria vi era anche Massimo Ferrero con la sua Holding Max, intestata al nipote Giorgio. La società del numero uno blucerchiato ha “depositato formale istanza di accesso agli atti” all’indomani della vittoria di Hera Hora. Questo è quanto comunicato da Sergio Sciacchiato, avvocato incaricato da Ferrero a seguire la vicenda. La speranza, scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”, è quella di riaprire uno spiraglio per sovvertire il verdetto del sindaco. La richiesta avanzata dalla Holding Max è quella di “poter verificare, come proprio diritto, quali siano i documenti che hanno consentito al Comune di Palermo tale scelta”, pur rimanendo convinti “della buona fede dell’amministrazione comunale”.

Ferrero vuole, quindi, vedere le carte di tutti i concorrenti sul tavolo, con un netto anticipo rispetto ai trenta giorni previsti dalla legge. Questo perché “il ricorso all’autorità amministrativa – prosegue il legale –  rimarrebbe fortemente pregiudicato non potendo essere materialmente depositato, discusso e in ultimo deciso a causa dell’inizio del campionato di Serie D che certo non può attendere l’esito del contenzioso”.  La stagione avrà inizio l’1 settembre e i tempi sarebbero fin troppo stretti per valutare i documenti di ben sei partecipanti al bando; per questo motivo la Holding Max vorrebbe visionarli prima.

“Del resto – conclude l’avvocato Scicchitano – la documentazione è di pronta e facile trasmissione e l’immediata consegna rappresenterebbe da parte dell’amministrazione comunale non solo un segno di trasparenza e terzietà, ma un vero e proprio contributo all’accertamento della verità. Ove ciò non fosse quindi possibile, altra strada non resterebbe che chiedere il risarcimento”.

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