Quella nota riservata della discordia sul futuro delle società Partecipate: scoppia il caso al Comune di Palermo relativamente alla IV relazione trimestrale del ragioniere generale Bohuslav Basile sull’andamento delle aziende di proprietà di Palazzo delle Aquile nell’annualità 2022. Uno stato di salute che, se da un lato convince il dirigente con riguardo a Reset, Sispi e Amg Energia, non si può dire altrettanto per Amat e Rap. Anzi, nel documento è lo stesso Basile a spingersi oltre, scrivendo che “su AMAT e RAP…si ha ragione di temere la compromissione dell’equilibrio economico“. Parole pesanti rivolte alla Giunta, ma non al Consiglio Comunale.
La rabbia del Consiglio Comunale
La lettera in questione era infatti “riservata” ai soli destinatari della stessa, fra cui non comparivano i componenti di Sala delle Lapidi. L’unico presente, nell’ultima versione, era il presidente del Consiglio Giulio Tantillo. Ma l’esponente di Forza Italia, in una nota inviata alla stampa, sottolinea lo “schiaffo istituzionale” subito dall’organo consiliare. “E’ un fatto che non credo abbia precedenti, almeno negli ultimi trent’anni di amministrazione del Comune di Palermo. Non si era mai visto un dirigente, ma probabilmente nessun dipendente dell’amministrazione, che demanda alla Giunta di valutare l’adempimento di atti dovuti rispetto alle prerogative del Consiglio comunale”.
Una questione sulla quale l’esponente di Forza Italia ha dichiarato la volontà di muoversi immediatamente. “Sorprende, se davvero questa nota è stata trasmessa alla Giunta già da dieci giorni, che da parte dell’Amministrazione attiva non si sia ravvisata la gravità di quanto accaduto. Convocherò l’Ufficio di Presidenza del Consiglio e poi i capigruppo. Questo per calendarizzare al più presto una seduta nella quale avvengano i necessari chiarimenti da tutte le parti coinvolte. Nessuno – ha concluso Tantillo – può adombrare dubbi sul nostro lavoro né compiere atti che vadano contro il buon funzionamento della macchina amministrativa”.
Amat, le perdite e il contenzioso Ztl
A preoccupare in particolare il ragioniere generale sono le situazioni di Amat e Rap. Con riguardo alla prima, Basile sottolinea come la relazione relativa al III trimestre 2022, che esponeva un risultato negativo pari ad 4,6 milioni di euro, avrebbe dovuto essere ritrasmessa per poter conoscere il risultato complessivo della gestione societaria. Ma così non è stato.
Una carenza documentale che il dirigente del Comune richiama spesso. Ciò anche alla luce dei dati disponibili, a suo giudizio poco confortanti, per l’ultimo trimestre del 2022. Arco temporale dove si evince un ulteriore perdita di 1,8 milioni di euro, con una situazione gestionale “incompatibile con ogni proposito di rimodulazione del PRPF dell’Amministrazione”. Una nota nella quale il ragioniere generale continua ad invocare la rinuncia all’atto di diffida e messa in mora con il quale la stessa ancora oggi reclama il pagamento di 111 milioni di euro per mancata corresponsione di corrispettivi ZTL per i soli anni 2016-2019. Una questione ancora oggi non chiarita, nonostante i continui dialoghi fra Palazzo delle Aquile e la dirigenza di via Roccazzo. Anche se, con ogni probabilità, sarà la prossima governance a dover gestire la patata bollente.
L’andamento “negativo” di Rap
Altro problema riguardo l’andamento di gestione di Rap. Anche se questa Partecipata, Basile sottolinea l’assenza di elementi chiave, come l’approvazione del bilancio 2021 dell’azienda da parte dell’Amministrazione Comunale. Una relazione, quella sul IV trimestre della società di piazzetta Cairoli, che risente del periodo precedente. Arco dove, a giudizio di Basile, l’azienda “esponeva un risultato negativo di circa 306.000 euro”.
Quantum ottenuto “con la contabilizzazione di ricavi non dovuti per oltre 8 milioni di euro“. Fondi che, si ricostruisce nella nota, deriverebbero dal corrispettivo del servizio di Igiene Ambientale (3,9 milioni di euro non dovuti, secondo Basile, dopo l’approvazione del Pef Tari 2022); gli extracosti (1,6 milioni di euro riconosciuti, scrive Basile, come non dovuti dalla SRR); e 2,4 milioni di euro come rimborso per la gestione delle vasche esaurite (risorse che devono restare a carico di Rap in seguito alla transazione del 25 ottobre con cui si è chiuso il contenzioso con la Curatela ex Amia).
Sull’ultimo trimestre del 2022, “il risultato di periodo pari a € 49.791 è influenzato da proventi straordinari per € 7.904.874”. Un dato che, tolte tali entrate, restituisce una “gestione del trimestre di RAP, calcolata dal raffronto tra ricavi e costi della gestione operativa, con un risultato negativo nel solo trimestre pari a € -7.698.176. Tale risultato va sommato a quelli dei trimestri precedenti, tutti negativi come sopra precisato”.
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