I carabinieri della stazione di Palermo Villagrazia, hanno arrestato un 24enne, palermitano accusato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari in collaborazione con i colleghi del 9° nucleo elicotteri di Palermo, hanno individuato un terreno di proprietà del giovane indagato, dove è stata trovata una coltivazione di piante di cannabis con 49 arbusti, alti circa 2 metri. La droga è stata sequestrata, la sostanza è stata campionata ed inviata al laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale. Le piante sono state distrutte come disposto dalla procura presso il tribunale di Palermo.

La cannabis, una volta essiccata ed immessa nel mercato illegale dello spaccio al dettaglio, avrebbe potuto fruttare diverse centinaia di migliaia di euro.  L’arrestato è stato portato  nella casa circondariale “Lorusso – Pagliarelli” in attesa dell’udienza di convalida.

Il gip ha convalidato l’arresto e sottoposto il giovane alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Palermo.

Una seconda piantagione a Carini

Ancora coltivazioni di droga nel Palermitano individuate dai carabinieri grazie ai controlli dall’alto. Le aree adibite a coltivazione di droga sono, infatti, spesso ben nascoste e difficilmente individuabili da terra

L’operazione a Carini con un arresto

I carabinieri della compagnia di Carini hanno, così, arrestato in flagranza un 51enne accusato di coltivazione di sostanze stupefacenti. Con il supporto aereo dei militari del 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri, è stata individuata, in un appezzamento di terreno di proprietà dell’indagato, fuori dal centro abitato, un’estesa piantagione di cannabis indica composta da 451 piante aventi fusto tra i 70 ed i 200 centimetri pronte per la raccolta, nascoste tra le fila di altre coltivazioni e irrigate con apposito impianto collegato all’abitazione del carinese.

Una seconda piantagione non distante

L’uomo è stato arrestato e il gip ha disposto i domiciliari. Non distante da quel terreno è stata trovata una piantagione con 85 piante aventi fusto tra i 100 ed i 120 centimetri, anch’esse pronte per la raccolta. Sono in corso le indagini per identificare il proprietario della coltivazione.

Parte della droga è stata campionata e, successivamente, inviata al laboratorio di analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale di Palermo per gli esami tecnici. Il restante quantitativo è stato distrutto sul posto, su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Piantagione a Partinico

Scoperta a Partinico l’ennesima piantagione di marijuana, a finire in manette un anziano che al momento risulta essere l’unico indagato. L’operazione è del commissariato di polizia che da tempo portava avanti questa indagine antidroga ed aveva individuato il terreno, che si trova all’estrema periferia della città. A finire in  manette Liborio Giarraffo, 84 anni, proprietario del terreno in cui sono state rinvenute oltre 500 piante alte tra il metro e mezzo e i due metri.

La convalida dell’arresto

Oggi è stato convalidato l’arresto dell’uomo, difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino, che nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Stabiliti gli arresti domiciliari da scontare nella sua abitazione. Gli arbusti sono stati individuati per l’esattezza in contrada Vernazza, area che si trova nelle vicinanze della diga Jato, dunque molto ricca di acqua e particolarmente umida. Un humus perfetto per questo tipo di piantagioni.

L’allaccio abusivo

Nel corso del loro blitz gli agenti hanno anche rinvenuto un allaccio abusivo alla rete elettrica. Il casolare e l’impianto di irrigazione erano quindi alimentati con un allaccio diretto abusivo all’impianto pubblico. Per questo motivo le accuse nei confronti dell’84enne sono non solo di coltivazione di sostanza stupefacente ma anche di furto di energia elettrica. Al vaglio da parte degli inquirenti anche altre posizioni: c’è il fondato sospetto che qualcun altro aiutasse l’anziano a coltivare lo stupefacente.

Poche settimane fa altra operazione nella stessa zona

Oltre un migliaio di piante di marijuana furono scoperte il mese scorso sempre nei pressi del lago Poma a Partinico, con tanto di allaccio idrico abusivo per alimentarle. I carabinieri della compagnia di Partinico hanno denunciato un uomo di 56 anni accusato di coltivazione di sostanze stupefacenti e furto aggravato. Nel corso di un servizio di controllo, con il supporto aereo del 9° nucleo elicotteri carabinieri e di unità del nucleo cinofili di Palermo-Villagrazia, è stata individuata, in un appezzamento di terreno di proprietà dell’indagato, fuori dal centro abitato, un’estesa piantagione di cannabis indica composta da 1.390 piante e 320 germogli, nascosta tra gli ortaggi e irrigata grazie a un sistema che prelevava acqua dal bacino artificiale del Lago Poma, con un allaccio abusivo.