Il Telimar si gioca l’accesso alla Champions e, mal che vada disputerà le coppe europee per il terzo anno consecutivo, la Waterpolo si è salvata e affronterà nuovamente la serie A2.Ma il rebus è capire dove e se. La Piscina Comunale di viale del Fante, infatti, nelle prossime settimane sarà interessata dai lavori di ristrutturazione finanziati col Pnrr, e chiuderà. Il rischio e la paura dei club di vertice ma anche di quelli a livello amatoriale è che tali risultati e tutto il lavoro venga vanificato senza una piscina dove poter lavorare.

Tutte le società sportive che operano nella piscina comunale lanciano li grido d’allarme. Le opere per la totale ristrutturazione contestuale delle due vasche e per la costruzione di una nuova tribuna esterna, con annessi spogliatoi, prevedono una lunga chiusura dell’unico impianto comunale di Palermo. Si parla di circa due anni.

Il “Pallone” dello stadio Barbera come soluzione temporanea

L’Amministrazione Comunale, su sollecitazione delle società natatorie e pallanuotistiche in una riunione a Palazzo delle Aquile ormai sei mesi fa, si è impegnata per la realizzazione di una nuova vasca prefabbricata temporanea per il nuoto e la pallanuoto. Vasca da piazzare al “Pallone”, ex Ufficio Stampa dei Mondiali ‘Italia 90’ e vicinissimo allo Stadio Renzo Barbera, e inutilizzato di fatto da decenni. Una struttura distante pochi metri dalla Piscina Comunale.

Le società sportive “Non abbiamo avuto rassicurazione”

Le società sportive che operano alla piscina ribadiscono: “A tutt’oggi, periodo di programmazione per la stagione che verrà, le società sportive non hanno avuto alcuna rassicurazione non soltanto sui tempi di realizzazione, ma nemmeno sulla certezza della stessa realizzazione della nuova piscina, essedo al momento stato avviato soltanto l’affidamento dell’incarico per verificare l’idoneità del ‘pallone’ ad ospitare la vasca. Il movimento che rappresentiamo, oltre ad essere formato da centinaia di atleti e atlete giovani, oltre a garantire livelli di altissima rappresentanza nazionale e livelli di base per l’avviamento allo sport, oltre ad essere l’unico impianto natatorio per il nuoto libero dei cittadini, fornisce occupazione a decine di allenatori, tecnici, istruttori e amministrativi, per i quali non esiste alcuna rassicurazione sul futuro prossimo”.

“Si rischia che il lavoro di anni venga buttato via”

La lettera è firmata da, Aquademia Sincro, Cus Palermo, Delfini Blu, Gifa, Polisportiva Mimmo Ferrito, Polisportiva Nadir, Nuotatori Palermo Olympia, Olympia Palermo, Palermo 90, Palermo Nuoto, Telimar, Waterpolo Palermo. Ma anche Antonio Coglitore per la Federazione Italiana Nuoto Sicilia e Lino Mesi e per il consorzio Palermo al Vertice Giorgio Locanto.

E pone l’accento sul forte rischio che il lavoro delle varie società possa essere azzerato. Si legge, infatti: “Se accanto ai lavori previsti, con inizio in vasca scoperta previsto già ora ad inizio giugno, che al termine dei due anni ci restituiranno un impianto rinnovato e all’avanguardia, non si provvederà ad una soluzione temporanea anche in forma ridotta, che dia una risposta al grande movimento degli sport acquatici cittadini, si rischierà che tutto il lavoro di anni venga buttato via, che si debba ricominciare da zero, con le poche realtà che riusciranno in qualche modo a sopravvivere”.

E continua: “Pensare di dirottare, cosa più volte dichiarata da alcuni rappresentanti della Amministrazione Comunale, su pochi altri impianti natatori privati – tutti peraltro già al collasso – l’intera utenza delle due vasche della Piscina Olimpica Comunale, è un mero slogan insensato, una vera utopia.Abbiamo dunque la necessità di conoscere timing, prospettive e ipotesi concrete rispetto all’avvio delle attività nel nuovo impianto, non potendo andare oltre il primo settembre 2023, data in cui anche la vasca coperta verrà chiusa per l’inizio dei lavori, così come necessario è il rispetto della tempistica di tali lavori. Altrimenti, forse, tutto questo sforzo nascerà sulle ceneri del lavoro di centinaia di operatori e sportivi. E non siamo sicuri che ne sarà valsa la pena”.

Figuccia “Da noi massimo sforzo”

È arrivata la risposta dell’assessore comunale allo Sport Sabrina Figuccia che invita i club a discuterne il prossimo 17 maggio alle 15.30 (presumibilmente in Comune, ndr). Queste le sue parole “Stiamo producendo il massimo sforzo perché i tempi per realizzare, all’interno dell’ex centro stampa di Italia ‘90, la piscina alternativa alla comunale di viale del Fante che chiuderà nei prossimi mesi per gli indispensabili lavori di ristrutturazione, siano accelerati al massimo”.

Incontro assessore sport-società sportive il 17 maggio

Ed ancora: “Stiamo lavorando a tutta forza per mitigare alle società palermitane i disagi e i problemi logistici con cui, inevitabilmente, però, dovremo fare i conti. Capisco perfettamente le preoccupazioni e l’angoscia di chi ogni giorno fa sport dentro la piscina, e per questo ho dato loro appuntamento mercoledì prossimo, 17 maggio, alle 15.30 per un incontro durante il quale illustrerò nel dettaglio i lavori attualmente in corso nell’ex centro stampa di Italia’ 90, che negli ultimi anni è stato completamente abbandonato a sé stesso”.

L’assessore conclude la sua nota parlando dello stato dei lavori della vasca che sarà piazzata al “Pallone” di Italia 90: “Dopo i lavori di pulizia e di sgombero di tutto il materiale che c’era dentro, entro la prossima settimana faremo le prove di staticità della struttura ed entro la fine del mese sarà affidato l’incarico alla ditta per l’installazione della piscina. La proposta di realizzare questa piscina alternativa è stata espressamente ideata e voluta dal sindaco Roberto Lagalla, il quale ha avuto fin da subito la sensibilità di venire incontro alle necessità delle società sportive e che adesso sta portando avanti questa difficile, ma stimolante sfida per lo sport in città”.

Sabrina Figuccia conclude: “Sappiamo bene che è una corsa contro il tempo, ma posso assicurare che stiamo lavorando ventre a terra per dare un impianto idoneo alle società palermitane. Inoltre, stiamo predisponendo convenzioni con piscine pubbliche e private, sia in città che in provincia, affinché possano essere delle alternative alla piscina di viale del Fante”.

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