“Non esiste, al momento, alcun confronto tra la Regione e gli Enti locali per sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dal PNRR”. Lo scrive in una nota l’ANCI Sicilia.

I sindaci, “Necessario avviare confronto urgente”

Su questo tema il Consiglio regionale dell’ANCI Sicilia ha raggiunto ieri una posizione unanime chiedendo di “avviare, in tempi brevi, un percorso di condivisione e di concertazione per fare in modo che le amministrazioni dell’Isola non perdano le importantissime opportunità di sviluppo offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.  Si tratta di un’azione che va ben oltre le limitate competenze della cabina di regia relativa alla task force regionale”.

La posizione emersa all’unanimità dal Consiglio regionale svoltosi ieri

Nel corso della riunione i rappresentanti dell’Associazione dei comuni siciliani hanno sottolineato anche le numerose criticità cui vanno incontro i comuni nel definire e approvare i progetti per carenza di personale e di risorse. A ciò si aggiungono anche alcune difficoltà di ordine amministrativo e procedurale: solo per fare un esempio, il ministero non considera ammissibili a finanziamento i progetti senza la Valutazione di vulnerabilità sismica. Il certificato relativo alla valutazione viene però rilasciato con tempistiche non compatibili con la possibilità di partecipare agli avvisi.

“Serve percorso condiviso sui borghi”

La necessità di condivisione è stata ulteriormente evidenziata dal Consiglio regionale dell’ANCI Sicilia relativamente ai borghi: “Nel PNRR per ciò che riguarda i borghi è stata data a tutte le regioni la possibilità di poter accedere ai finanziamenti attraverso avvisi pubblici. Nel resto d’Italia, con riferimento in particolare alla linea di azione A che è quella che coinvolge direttamente le regioni,  è stato emanato  un avviso per manifestazione di interesse finalizzato alla selezione di un borgo come progetto pilota. La Regione siciliana ha, invece, seguito un criterio difforme che crea disparità e penalizza tutti gli altri borghi. Tutto questo ci porta a evidenziare una forte preoccupazione rispetto ai rapporti esistenti tra la Regione  e gli enti locali”.

 

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