Una struttura quanto piccola, tanto importante: il ponte Bailey alla Guadagna chiuderà i battenti per quattro giorni. Stop al traffico che si protrarrà dal 18 al 21 aprile e che si rende necessario per consentire al Coime l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria sulla sede stradale. Opere che saranno un banco di prova per la viabilità dell’area che dà sul fiume Oreto in vista dell’estate. Periodo nel quale a finire ai box sarà il ponte Oreto. Fatto che ne comporterà, con ogni probabilità, un forte restringimento di carreggiata o, addirittura, la chiusura al traffico. Proprio a tal proposito, da più parti è arrivata la proposta di un raddoppio della struttura militare, ad oggi però difficile da concretizzare.

Il ponte Bailey chiude per quattro giorni

A stabilire le limitazioni al traffico è l’ordinanza dell’Ufficio Mobilità 534 del 12 aprile 2023. Nel documento, firmato dal Capo Area Sergio Maneri, si parla degli interventi di manutenzione sulla sede stradale del ponte Bailey, da effettuare “per tenere conto di eventuali scostamenti che dovessero verificarsi per condizioni meteo avverse”. Opere che, come sopra detto, comporteranno la chiusura del ponte dal 18 al 21 aprile. Stop ai mezzi che inzierà già dalle 7.00 e si prolungherà fino alla chiusura dei lavori. A tal proposito, l’area verrà transennata per impedire l’accesso a mezzi e persone.

Rispetto dell’ordinanza sul quale vigilerà la polizia municipale, che darà supporto al Coime. Le maestranze del Comune, al contempo, dovranno installare in via Emanuele Paternò all’intersezione con piazza ponte dell’Ammiragli e in via Guadagna all’incrocio con piazza Guadagna, apposita segnaletica temporanea indicante la chiusura al transito veicolare e pedonale del ponte Bailey per la presenza del cantiere”. Cartelli da porre almeno 48 ore dell’inizio dei lavori.

Interventi che, come nel caso del sottopasso di via Francesco Crispi, “potranno essere eseguiti anche nelle ore notturne, nei giorni festivi e prefestivi riducendo per quanto possibile il nocumento arrecato alla quiete pubblica e comunque, di notte, dovranno collocarsi oltre alle relative transenne le opportune segnalazioni luminose regolamentari inerenti la zona interessata dai lavori e tutti gli ostacoli al libero transito”.

Le limitazioni attualmente in vigore

Vista la natura della struttura militare, sulla stessa vigono limiti stringenti. Punta di velocità fissata a 30 km/h, limite di peso fissato a 4 tonnellate (solo mezza in più rispetto all’Oreto), e con un obbligo di evitare brusche frenate o accelerate. Ciò per non stimolare eccessivamente i giunti. Se le restrizioni sono decisamente ferree, l’importanza di questo ponte è altrettanto capitale. Questo nell’economia di garantire i collegamenti fra l’area della Guadagna e il quartiere Oreto-Stazione. Una struttura che, però, presenta alcuni problemi. A cominciare dal manto stradale, già segnato dall’enorme afflusso di mezzi. Macchine che, molto spesso procedono in senso opposto di marcia, paralizzando il traffico e costringendo i malcapitati ad andare a marcia indietro per uscire dall’impasse. Fatto, quest’ultimo, immortalato nella nostra live del 22 marzo.

I problemi sulla manutenzione

Stato dell’arte, quello sul ponte Bailey, fornito dal dirigente del Coime Francesco Teriaca in una lettera di risposta inviata il 24 febbraio 2023 a tutti gli uffici coinvolti sul tema dei lavori di ripristino dell’asfalto. “In merito alla manutenzione stradale, comunichiamo la disponibilità di questo coordinamento di inserire nella propria programmazione l’intervento di ripristino della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso del sito indicato in oggetto”.

“Quanto sopra – prosegue la risposta di Teriaca -, ferme restando le valutazioni di competenza di codesto Ufficio in ordine alle verifiche delle condizioni di agibilità del manufatto in questione, anche in considerazione del fatto che questo Coordinamento, con nota del 20/04/2022, ha comunicato l’impossibilità di assicurare, nella loro interezza, gli interventi di manutenzione periodica previsti nel verbale di consegna temporanea“.

Problemi allora associati “alla limitata capacità operativa della struttura in termini di manodopera disponibile riferita a determinate lavorazioni, non hanno consentito di eseguire gli interventi nella loro interezza. Le lavorazioni da effettuarsi in quota, compreso il montaggio del ponteggio di servizio, non possono essere eseguite”, scriveva un anno fà Teriaca. Ciò a causa del fatto che “gli operai che rivestono la specifica qualifica richiesta risultano inidonei ad effettuare lavori ad un‘altezza superiore a due metri”. Interventi riassunti al punto cinque dell’atto di convenzione, alcuni dei quali da eseguire con cadenza annuale. Fra questi, il controllo generale della struttura portante e degli appoggi, l’ingrassaggio delle parti esposte dei perni, dei bulloni e delle impanature dei tiranti; nonchè la spazzolatura delle parti recanti tracce di ruggine e verniciatura delle parti metalliche.

In ballo l’idea del raddoppio

Interventi di manutenzione che si affiancano alle richieste, arrivate da più parti, di valutare la possibilità di raddoppiare il ponte Bailey. Una richiesta che poggia le sue fondamenta su un precedente sopralluogo svolto dalla IV Commissione consiliare a marzo 2022. Sulla questione, un gruppo di cittadini aveva avviato, qualche settimana prima, una petizione popolare al fine di richiedere l’edificazione di un’altra struttura militare sul fiume Oreto. A dare il primo benestare all’opera fu il dirigente dell’Ufficio Mobilità Sergio Maneri. “Per quanto di competenza, questo ufficio esprime parere favorevole ad un eventuale ampliamento del ponte Bailey con senso di marcia opposto a quello attuale. Ciò al fine di migliorare la viabilità in zona Oreto”.

Gara conclusa per il ponte Oreto, inizio lavori in estate

Al di là delle soluzioni che verranno intraprese per risolvere i possibili ma comunque futuri problemi alla viabilità, il dato che rimane è che la prima tranche dei lavori sul viadotto di via Oreto è stata già assegnata l’8 febbraio dall’Urega. Ad aggiudicarsi la gara è la Cantiere Edili di Favara, i cui operai saranno chiamati a rimettere in sesto la struttura di collegamento della III Circoscrizione. Opere rientranti all’interno di un accordo quadro suddiviso in due tranche. La prima, appunto, dal valore di 3,6 milioni di euro, sarà quella più corposa e dovrebbe partire ad inizio estate. Per completare i lavori serviranno ulteriori risorse. Il costo complessivo delle opere si aggira infatti intorno ai 6,2 milioni di euro.

Interventi che riguarderanno il risanamento e la ristrutturazione funzionale del ponte Oreto e già inseriti nel piano triennale 22-24 approvato a dicembre dal Consiglio Comunale. Pur tuttavia, i lavori non inizieranno subito. L’Urega dovrà completare i controlli di rito necessari a dare il via libera definitivo. Secondo le ipotesi più accreditate, l’inizio degli interventi dovrebbe essere fissato per l’estate. Inizio lavori che sbloccherebbe uno stallo che perdura da tredici anni e che ha comportato grossi disagi alla viabilità.

 

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