• Il Ponte sullo Stretto di Messina escluso dal Pnrr
  • Sicilia e Calabria non ci stanno e incalzano il governo nazionale
  • Oggi la discussione sul Fondo complementare
  • In ballo 30,64 miliardi di euro

Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina o sull’attraversamento stabile dello Stretto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non c’è. Sicilia e Calabria incalzano il governo nazionale.
“Sul Ponte sullo Stretto non posso dire altro che c’è una relazione pronta ormai, terminata nei giorni scorsi, e sarà inviata dal Ministro (delle Infrastrutture, n.d.r.) al Parlamento per una discussione” ha dichiarato due giorni fa il premier Mario Draghi intervenendo in aula al Senato in sede di replica al PNRR.

La conferenza unificata Stato-regioni

E’ iniziata poco prima delle 15 la Conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni-Province straordinaria, secondo quanto si apprende, convocata dal ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini per discutere del Fondo complementare del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Sono presenti anche il ministro dell’Economia Daniele Franco, i presidenti di Regioni e Comuni (Anci) Massimiliano Fedriga e Antonio Decaro, per le Province (Upi) c’è Luca Menesini, presidente della Provincia di Lucca.

Il Fondo complementare

Ma cos’è il Fondo complementare? In ballo ci sono 30,64 miliardi di euro. La proposta di investimenti riguarda disparati settori: si va dai servizi digitali all’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici sino alle tecnologie satellitari e l’economia spaziale passando per la sicurezza delle strade e gli ecosistemi per l’innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati.

Si tratta di risorse che si connettono utilizzando in parte il Fsc, il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, alle risorse europee e pertanto si prospetta una utilizzazione più flessibile.

“Ecco perché – dice il Vice Presidente della Regione Gaetano Armao –  la Sicilia ha richiesto assolutamente, come condizione per la nostra adesione alla iniziativa che sia prioritariamente inserito il Ponte sullo Stretto o Ponte d’Europa, come lo abbiamo opportunamente definito essendo un tassello fondamentale del corridoio scandinavo-mediterraneo”.

La Regione siciliana vuole il Ponte sullo Stretto

Già nel settembre scorso, come ricorda Armao, la Regione siciliana aveva fatto inserire il ponte tra le opere prioritarie richieste dalla conferenza delle Regioni al Governo per il Recovery Fund.
“Oggi – continua il vice presidente della Regione – dato che nel PNRR il ponte non può più entrare perché il ministro delle Infrastrutture dice che non è compatibile con i tempi del Recovery Fund, noi riteniamo che il ponte sia certamente compatibile con i tempi e le modalità del Fondo complementare.
Quindi, abbiamo richiesto di inserirlo imprescindibilmente nel Fondo, altrimenti la Regione dovrà esprimere in tutte le sedi il proprio dissenso”.

La posizione della Regione Calabria

Medesimo il proposito della Regione Calabria con il suo governatore Spirlì. Armao è possibilista: “Vedremo cosa uscirà fuori e come in sede parlamentare si potrà dispiegare questa iniziativa”.

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