Era ricercato da tempo dalla giustizia ma si era rifugiato in Belgio per sfuggire alla galera. Ieri però è finita l’avventura da latitante di un Palermitano di 39 anni, che era rientrato nella sua Palermo dove evidentemente aveva fatto ritorno per qualche giorno dalla propria famiglia. Una mossa che però gli è costata cara.

Il posto di blocco

Ad arrestarlo la Polstrada della sezione di Palermo e squadra di polizia giudiziaria del compartimento della polizia stradale palermitana. Gli agenti hanno per l’esattezza incrociato il 39enne ieri in via Nicoletti a Tommaso Natale. Hanno intimato l’alt all’auto che stava guidando ma l’uomo, consapevole che sarebbe stato scoperto, ha accelerato a tutto gas e si è dato alla fuga. Gli agenti della polizia stradale si sono messi subito al suo inseguimento.

L’inseguimento

E’ scaturito un inseguimento che è durato circa 3 chilometri. I poliziotti si sono mostrati abilissimi nel riuscire a sbarragli la strada nell’arco di pochi minuti e costringerlo alla resa. La fuga è finita per lui in via Lanza di Scalea. E’ bastato poco per rendersi conto del motivo per cui il 39enne si era dato alla fuga. Controllando i suoi documenti è emerso che sull’uomo pendeva un mandato di cattura addirittura dal 2012. Doveva scontare un residuo di pena di un anno e 4 mesi per ricettazione. Oltretutto aveva una sfila di precedenti, persino per “omicidio doloso”.

Altri ricercati rintracciati negli ultimi mesi

Nel giugno scorso la polizia di Stato aveva anche arrestato un palermitano di 27 anni palermitano, residente del mercato storico di Ballarò, anche lui ricercato dallo scorso 4 febbraio per spaccio stupefacenti, furto, ricettazione, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali, resistenza a pubblico ufficiale, pubblica intimidazione, danneggiamento seguito da incendio, furto in abitazione ed altri. Il giovane che doveva scontare una pena di due anni e 4 mesi per furto aggravato. Poco prima sempre la polizia aveva arrestato ad Altofonte il palermitano Giuseppe Di Maria, 48 anni. Doveva scontare una pena per 12 anni e 8 mesi e da febbraio si era reso irreperibile. Il 48enne venne condannato perché accusato di fare parte di una associazione a delinquere finalizzata ai delitti di estorsione, riciclaggio e ricettazione.

Articoli correlati