Circa 300 infermieri, amministrativi e tecnici verranno assunti in Sicilia. Lo dice una circolare arrivata nei giorni scorsi ai manager delle Asp della Regione che dà quindi il via alla prima ondata di assunzioni per i progetti di potenziamento della sanità grazie ai fondi del Pnrr.

Faranno parte delle 50 centrali operative territoriali

I 300 nuovi arrivi verranno chiamati a far parte delle 50 centrali operative territoriali. Da qui al 2026 ci saranno anche 155 case di comunità e 43 mini ospedali.

Le Cot (centrali operative territoriali) funzioneranno da plancia di comando per coordinare l’assistenza al paziente. Metteranno in raccordo fra loro, anche attraverso la telemedicina, grandi ospedali, piccole realtà locali e strutture sociosanitarie per assicurare l’assistenza ai pazienti.

Per questo al loro interno il piano finanziato col Pnrr prevede che lavorino 1 coordinatore infermieristico, da 3 a 5 infermieri e 1 o 2 amministrativi e tecnici. Il totale fa, appunto, circa 300 assunzioni che le Asp, in base alla comunicazione ricevuta dall’assessore Giovanna Volo e dal dirigente della Pianificazione Strategica, Salvatore Iacolino, dovranno completare entro il 30 settembre. Perché per quella data le Cot dovranno essere del tutto operative.

Da Roma tagli a progetti sulla sanità nel Pnrr per 700 milioni

Piombano tagli sugli investimenti per la sanità in Sicilia. A determinarli è il nuovo decreto di rimodulazione del Pnrr del ministro per la Coesione Raffaele Fitto che rimodulerebbe in tutta Italia progetti sulla sanità per un valore complessivo di 700 milioni di euro.

I tagli vengono disposti soprattutto in due misure: oltre mezzo miliardo riguarderebbe la misura “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”, mentre un taglio di 132 milioni è previsto nel programma “Ecosistema innovativo della salute”. Tagli di piccola entità in altre tre misure. Si tratta, in tutti i casi, di assi di spesa su cui le Regioni hanno previsto progetti di potenziamento della rete di medicina di prossimità quindi quella domiciliare o la rete di assistenza locale. Una scure che non piace e che anche in Sicilia trova un forte “no” così come in tutte le altre 19 regioni.

Il coro di no al vertice degli assessori alla Salute

Ieri il vertice online degli assessori alla Salute di tutte le Regioni, al quale ha preso parte anche la titolare della delega nel governo Schifani, Giovanna Volo, insieme al suo staff: il coro di “no” è stato unanime e adesso gli assessori regionali chiedono, in sostanza, al ministro di ritirare il decreto che nell’Isola azzopperebbe buona parte dei progetti già previsti (e approvati dal governo nazionale) finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza.