Nel ddl Rifinanziamento di leggi di spesa in agricoltura (n.1189/A) il governo regionale si appresta a modificare il comma 2 dell’art.27 della Legge di Stabilità regionale 2016. Ovvero sposta dal 30 giugno al 30 settembre l’obbligo per i comuni di avviare il piano di stabilizzazione.
Solo rinviato, dunque, il problema di bilancio che viene a creare per i Comuni ma rinviata anche la soluzione della vicenda lavorativa dei precari degli enti Locali siciliani.
“Forse non appare chiaro – attaccano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia – che avere spostato la data non affronta né tantomeno risolve il problema dei precari. Non è più tempo di ‘contentini’ che servono solo a perdere tempo e a ‘tirare a campare’. Tale modifica normativa non può in alcun modo rappresentare una soluzione né per i precari dei comuni né per il personale – tutto – delle ex province”.
“Per questi motivi – concludono Orlando e Alvano – confermiamo le ragioni della manifestazione unitaria, organizzata dalla nostra Associazione e da tutte le rappresentanze dei lavoratori, che si svolgerà domattina con l’obiettivo di trovare, una volta per tutte, una soluzione al dramma degli oltre 14 mila precari dei comuni senza togliere certezze ai lavoratori delle ex province, Chiediamo, quindi, ancora una volta, un’assunzione di responsabilità per una soluzione strutturale anche rispetto ai comuni in dissesto e pre-dissesto, che, in considerazione del fatto che sono destinati ad aumentare sempre di più, non possono essere considerati come una categoria isolata”.
La manifestazione si svolgerà domani, a Palermo. Vi parteciperanno lavoratori precari degli enti locali e del personale delle ex Province e amministratori locali. Il concentramento è previsto a Piazza Marina alle 9.30.
Intorno alle 10.30 partirà il corteo che, con in testa i gonfaloni dei comuni e i sindaci con le fasce tricolore, arriverà in piazza Indipendenza.
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