Non più confronto senza esclusione di colpi ‘polemici’ fra Teresa Piccione e Davide Faraone candidati alla segreteria del Pd in Sicilia, ma uno scontro fra correnti che si sposta a Roma e coinvolge il partito a livello nazionale.

Nasce un vero e proprio caso Sicilia in vista delle Primarie del 16 dicembre. Al centro i congressi provinciali già stoppati dalla Commissione nazionale di garanzia alla quale si erano rivolti gli uomini di Faraone ma la cui organizzazione prosegue.

“Vista la sospensiva già deliberata, auspico che nessuna riunione di circolo per lo svolgimento dei congressi provinciali siciliani venga convocata prima della decisione finale della Commissione nazionale di garanzia. In questi giorni ho cercato di poter trovare un punto di sintesi tra le posizioni di Teresa Piccione e Davide Faraone, che ringrazio per la loro disponibilità, per una programmazione ordinata dei congressi provinciali della Sicilia” dice, in una nota, Gianni Dal Moro, responsabile Organizzazione del Pd.

“Tuttavia, a fronte delle tre proposte in campo, una da parte dei rispettivi candidati e una da parte della segretaria organizzativa nazionale, nessuna ha trovato unanime condivisione. – spiega – La mia stessa proposta, infatti, non è stata accolta in pieno da entrambi i candidati. Per questo oggi ho chiesto al presidente della Garanzia nazionale di assumere una decisione rispetto ai ricorsi presentati, nel più breve tempo possibile, dando certezza alle procedure regolamentari per la celebrazione dei congressi provinciali. Solo dopo la decisione della Garanzia che si riunirà nei prossimi giorni le procedure congressuali delle federazioni provinciali potranno riprendere nel rispetto di quanto sarà deliberato”.

Ma anche la Commisione finisce nella bufera e viene trascinata nella mischia. “Non è pensabile che in Sicilia sia sub judice e a rischio lo svolgimento dei congressi provinciali e non anche quello del regionale. Per quanto ci riguarda, noi pensiamo che il regolamento congressuale nazionale e regionale sia molto chiaro: lo svolgimento del congresso regionale deve essere preceduto dallo svolgimento di quelli provinciali” risponde polemicamente a distanza Andrea Martella, coordinatore nazionale dell’area Dems, che fa riferimento ad Andrea Orlando “Abbiamo apprezzato il tentativo di Dal Moro di arrivare ad un accordo tra i candidati al congresso regionale su regole e procedure comuni per regolare tutta la fase congressuale, – spiega – ma se non si è pervenuti ad un accordo la colpa non è nostra e del candidato che sosteniamo, Teresa Piccione. Oggi, se si sospende il percorso dei congressi provinciali deve essere sospeso anche quello del congresso regionale”.

“La Commissione di garanzia nazionale, per quanto ci riguarda, dovrà pronunciarsi anche su questo”, conclude.

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