Gli occhi d’Italia, oggi, sono puntati sulla Sicilia. Una delle tre piazze nazionali della festa del Primo Maggio, infatti, è proprio in Sicilia. Un 2025 dedicato alla sicurezza sul lavoro e dunque alla lotta alle morti bianche non poteva che tener conto della strage di Casteldaccia. Così Casteldaccia e la sua piazza diventano fulcro d’Italia e a Palermo arriva la leader Cisl Daniela Fumarola.

Una scelta forte, fatta da tutti e tre i sindacati confederali, ma sulla spinta proprio della Cisl. Per questo oggi, BlogSicilia, ha scelto di ospitare un editoriale di pugno di Daniela Fumarola, la segretaria nazionale Cisl che spiega la scelta, il percorso che ha portato fin qui e quello che deve portare ad abbattere queste inaccettabili tragedie.

La sicurezza nei luoghi di lavoro deve diventare la priorità nazionale

di Daniela Fumarola

Il lavoro è il principio fondamentale su cui si fonda la nostra Repubblica. Ma, soprattutto, la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro sono la condizione essenziale in una società civile e sviluppata. Lo ribadiremo oggi in questo Primo Maggio, a Casteldaccia, in provincia di Palermo, dove il 6 maggio dello scorso anno morirono cinque operai soffocati dall’idrogeno solforato inalato in una cisterna.

Un luogo simbolo

Un luogo simbolo, una delle tante, innumerevoli tragedie sul lavoro che abbiamo il dovere di non dimenticare. “Il lavoro non può essere morte ma motore di progresso, strumento per la realizzazione della dignità della persona”, e’ stato il monito alla vigilia della Festa del Lavoro del Presidente del Repubblica Mattarella invitandoci a rafforzare l’impegno per la sicurezza sul lavoro attraverso un maggiore dialogo tra istituzioni, imprese e sindacati. Dobbiamo fermare questa scia di sangue quotidiana.

Sicurezza diventi priorità nazionale

La sicurezza nei luoghi di lavoro deve diventare la priorità nazionale. Non abbasseremo la guardia per sollecitare il pieno rispetto delle norme, con più controlli, ispezioni e sanzioni in tutte le imprese e punizioni certe e severe per chi in nome del profitto non ha rispetto per la vita umana. Bisogna dare concretezza alle misure introdotte alcuni mesi fa dal Governo che rispondono in parte ad alcune nostre proposte. È positivo il potenziamento degli organici di ispettori e la stretta annunciata sul rafforzamento dei controlli. Bene l’introduzione di una patente a crediti finalizzata a qualificare le aziende- Una svolta fortemente sollecitata dalla Cisl, così come è stato importante l’impegno del Governo ad utilizzare l’avanzo finanziario del bilancio annuale Inail per interventi su formazione, assunzioni, miglioramento delle rendite e premi alle famiglie colpite. Bisogna andare avanti, in modo concertato, stabile, permanente, per rafforzare ed attuare queste norme.

L’annuncio della Premier

Ecco perchè abbiamo apprezzato l’annuncio della Premier Meloni di ulteriori stanziamenti pubblici e di voler convocare le parti sociali. Noi porteremo le nostre proposte: la patente a punti va estesa a tutti i settori. Vanno individuati criteri rigorosi e condivisi su premialità e sanzioni, con un ulteriore potenziamento di ispettori e tecnici della prevenzione. Va allargato il perimetro di tutela per i grandi appalti privati, su cui vanno applicate le regole dei cantieri pubblici. Occorre un grande investimento nelle scuole dell’obbligo, assicurando adeguati pacchetti di ore e attività didattica sui temi della prevenzione degli incidenti sul lavoro. Abbiamo accolto positivamente la proposta di Confindustria di un confronto concertativo  sul tema della sicurezza, cosi come si fece positivamente durante l’emergenza  del Covid quando stabilimmo insieme il principio che il luogo di lavoro deve essere  sempre il più sicuro in assoluto per la persona.

Una evoluzione delle relazioni industriali

Tutto questo va anche accompagnato da un’evoluzione partecipativa delle relazioni industriali come prevede la legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl in approvazione al Senato, per dare ai delegati sindacali maggiori poteri di controllo e decisione nelle aziende. La battaglia contro le morti e gli infortuni sul lavoro deve coinvolgere politica, istituzioni e parti sociali. Non ammette divisioni. È un obiettivo comune di dignità, di civiltà e di crescita del Paese, verso un “Patto” sul valore unificante del lavoro sicuro, ben retribuito, stabile che consenta di far fronte comune non solo sui dazi ma anche per tutelare salari e pensioni, creare più occupazione per giovani e donne, maggiore innovazione, formazione, produttività. Oggi è il momento della responsabilità ed anche di una Europa forte, capace di imboccare la strada dell’unità politica, sociale, fiscale e con una difesa comune. Era questa la prospettiva ideale che esattamente settantacinque anni fa i padri fondatori della Cisl avevano indicato con chiarezza, un anniversario che proprio ieri abbiamo ricordato a Roma alla presenza del Presidente Mattarella. Quelle idee lungimiranti restano per noi un punto di riferimento ideale e culturale, un patrimonio di valori di cui il nostro Paese ha ancora enormemente bisogno per poter affrontare questa difficile fase della nostra storia”.

Daniela Fumarola
Segretaria Generale Cisl