Mancano due giorni alla fine di febbraio ed ancora non arriva nessuna ufficialità sui rinnovi delle governance delle società Partecipate di Palermo. Il termine lo avevo fissato il sindaco Roberto Lagalla ad inizio mese. Ma se la partita sembra chiusa sotto il profilo delle presidenze, rimangono da assegnare diversi posti di sottogoverno. Un accordo che, quindi, dovrà essere definito nei dettagli nei prossimi giorni. Ciò al netto di una matassa da districare relativa alle figure orlandiane attualmente presenti in posti chiave delle società del Comune. In molti sembrano intenzionati a non dimettersi, forti di incarichi di lungo corso ancora in essere. La volontà del centrodestra però è quella di chiudere la partita subito e in maniera complessiva, lasciando aperti spiragli anche per un possibile rimpasto di Giunta nel prossimo futuro.

Amg Gas e gli incarichi nel CdA

Casistica nella quale sembra rientrare il CdA di AMG Gas. Una società, per l’80% di proprietà di Edison, nella quale il Comune di Palermo esercita un controllo indiretto tramite il 20% di AMG Energia, azienda interamente sotto il controllo di Palazzo delle Aquile. Scranno, quest’ultimo, sul quale sembra fatti i giochi per la presidenza. Convergenza trovata sul nome di Francesco Scoma, profilo sostenuto dall’ala della Lega. Con riguardo ad AMG Gas invece, Roberto Lagalla sembra aver individuato il nuovo presidente nella figura di Angelo Pizzuto, volto noto dell’Aci Club di Palermo in quota Fratelli d’Italia, sostenuto dall’ala facente capo all’assessore regionale Alessandro Aricò. Una figura, quella di Pizzutto, alla quale si affiancheranno due consiglieri d’amministrazione. Ruoli al momento ricoperti da Vincenzo Costantino e Giampaolo Galante. I due hanno un incarico in essere fino al 2024 e non sembrano esserci particolari indizi che portino ad una risoluzione anticipata del rapporto.

Giambrone rimane saldo in GH

Altra situazione decisamente complessa riguarda GH, la società controllata da Gesap che si occupa della gestione dei servizi dell’aeroporto di Palermo. Fabio Giambrone, orlandiano di ferro, ha ancora diciotto mesi di incarico e non sembra volersi dimettere anticipatamente. Un’altra opzione in meno per il centrodestra, che però si appresterebbe a risolvere la questione legata al CdA di Gesap. L’Assemblea è convocata per il 7 marzo in prima battuta e per il 10 in seconda convocazione. La partita per il CdA sembra essersi risolta sui nomi di Salvatore Burrafato, futuro presidente in quota Fratelli d’Italia, e per Vito Riggio, ex presidente dell’Enac gradito al presidente della Regione Renato Schifani. Un nome, quello di Riggio, strettamente legato anche a Leoluca Orlando, vista la lunga militanza comune all’interno della Democrazia Cristiana. C’è però da apportare una modifica allo Statuto dell’azienda per superare le criticità burocratiche che rischiano di generare problemi sulla nomina.

Risolto il caso Rap

Ma se alcuni problemi faticano ad essere risolti, Roberto Lagalla sembra aver quantomeno chiuso la partita relativa a Rap. Il sindaco ha incontrato nella giornata di giovedì l’amministratore unico Girolamo Caruso. Un confronto dettato sia dalla necessità di superare alcune frizioni gestionali, sia per definire l’uscita di scena dell’ex dirigente dell’Enel. Caruso avrebbe chiesto un interim di quattro mesi per risolvere sia i problemi sulla consegna della VII vasca di Bellolampo, che per chiudere le procedure burocratiche per i concorsi relativi alle assunzioni in Rap. Sarà interim, si, ma decisamente più breve del previsto. Due o tre settimane al massimo, con l’inserimento nel prossimo futuro del nuovo CdA che sarà capitanato da Giuseppe Todaro.

Ma se sul nome del futuro presidente non ci sarebbero più dubbi, domande si pongono invece sui consiglieri d’amministrazione di riferimento, uno dei quali deve essere donna. Ed è proprio sul nome femminile che si starebbe discutendo. Nomina che dovrebbe spettare all’area della Nuova DC guidata da Totò Cuffaro. Un ruolo per il quale sarebbe stata designata in passato anche Giovanna Gaballo, responsabile regionale dell’area delle Attività Sociali del partito oggi data come favorita per la futura presidenza di Sispi.

Si attende Assemblea dei Soci in Amat

Assemblea dei soci che verrà convocata a breve anche in casa Amat. L’azienda, al momento capitanata da Michele Cimino, ha recentemente approvato il bilancio 2021 alla presenza del vicesindaco Carolina Varchi. Rimangono però alcune partite aperte, come il contenzioso tributario con il Comune e il bilancio 2022 da chiudere. Gatte da pelare non facili sia per Palazzo delle Aquile che per l’azienda di via Roccazzo, che ha chiuso il quarto trimeste del 2022 con una perdita di 1,8 milioni di euro.

Una riunione, quella del CdA di Amat, svoltasi venerdì 24 febbraio e nella quale i vertici aziendali hanno dato il via libera, come sopra ricordato, al bilancio 2021. “Il vicesindaco Carolina Varchi ha approvato e condiviso la proposta di bilancio esitata dal CdA che chiude con un utile di esercizio pari a 7,3 milioni di euro“, riporta una nota di Amat. Una questione, quella relativa ai conti, che risente inevitabilmente della presenza del contenzioso Tosap, sul quale al momento non sono annunciati sviluppi. Novità che invece arrivano sulla revisione del contratto di servizio. “Al contempo, l’Amministrazione (n.d.r) ha assunto impegno di accelerare i lavori per la modifica del contratto di servizio tali da renderlo coerente e congruente alle esigenze della Città quindi pienamente sostenibile per la Società Amat”.

Il canto del cigno da presidente per Michele Cimino, ormai destinato al consorzio Asi. Attende Giuseppe Mistretta, profilo in quota Forza Italia con un passato in Gesap nell’era di Leoluca Orlando. Questione, quella del rinnovo del CdA, che Amat annuncia sarà trattata a breve. “Il Comune ha rinviato a breve in una prossima assemblea la nomina dei nuovi organi societari secondo le determinazioni del Sindaco“. E’ rimasto invece al palo l’ormai ex presidente di AMG Domenico Macchiarella, impossibilitato ad effettuare il passaggio proprio in casa Amat. Per lui rimane l’incarico in Energy Auditing.

La situazione nelle altre Partecipate

Risolti nei giorni scorsi i problemi in casa Reset. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, che hanno portato ad evidenti malumori interni nelle fila di Forza Italia, sembrerebbe che sia stata trovata una sintesi sul nome di Fabrizio Pandolfo, funzionario regionale in quota Forza Italia. Il condizionale è d’obbligo vista la difficoltà delle trattative ancora attualmente in corso, ma per l’ex commissario straordinario dello IACP di Palermo (rimasto in carica per quasi due anni fra il 2021 e il 2023), la strada sembrerebbe comunque spianata. Tutto fatto anche in casa Sispi dove la prescelta, come sopra ricordato, dovrebbe essere Giovanna Gaballo, responsabile regionale dell’area delle Attività Sociali della Nuova DC.

Non cambia nulla invece in casa Amap, dove rimane saldo in testa Alessandro De Martino. Negli scorsi mesi c’è stato un tentativo di ribaltare la situazione. In particolare dall’ala di Fratelli d’Italia, ma lo Statuto aziendale e la presenza di un gruppo di comuni della Provincia fra i soci, ha blindato la posizione del dirigente dell’azienda di via Volturno. Poco cambia anche alla SRR metropolitana, dove rimarrà in carica Natale Tubiolo (dato fra i possibili papabili alla presidenza di Rap nelle scorse settimane) e alla Fondazione Teatro Massimo, dove verrà riconfermato nel ruolo di sovrintendente Marco Betta.

 

Articoli correlati