Oltre 900mila beneficiari del reddito di cittadinanza avranno l’obbligo di siglare i Patti per l’inclusione sociale per la partecipazione a progetti di pubblica utilità. Lo prevede la nuova fase del reddito di cittadinanza con il nuovo decreto firmato dal Ministero del Lavoro e riguarda i beneficiari che ancora non hanno trovato lavoro e che dovranno eseguire lavori di pubblica utilità per poter continuare a ricevere l’assegno del reddito di cittadinanza.
I beneficiari dovranno dedicare almeno 8 ore a settimana ai Puc nel proprio Comune di residenza e dovranno operare negli ambiti culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e relativo alla tutela dei beni comuni. I beneficiari lavoreranno come guardie, nei giardini per la manutenzione, dovranno supportare i vigili a presidiare l’uscita dalle scuole, saranno impegnati nelle biblioteche, collaboreranno a manifestazioni ed eventi culturali. Chi si rifiuterà di firmare il patto per l’inclusione sociale perderà il reddito di cittadinanza e lo perderà anche chi non si è presentato alla seconda chiamata dell’Anpal.
Intanto anche a Palermo si inizia pianificare l’attività dei beneficiari del reddito di cittadinanza che saranno impegnati in progetti di utilità collettiva. L’argomento è stato al centro di dell’audizione che si è svolta stamattina nei locali della Settima Commissione comunale. “Abbiamo convocato – dicono i componenti della commissione Sabrina Figuccia, Rosario Arcoleo, Marcello Susinno e Claudio Volante – l’assessore alle attività sociali, Giuseppe Mattina, per fare chiarezza su questo importante tema che oltre a coinvolgere l’amministrazione comunale, renderà partecipi anche enti privati, come parrocchie, associazioni, cooperative, enti religiosi o di formazione, ma anche sportivi e culturali in genere”.
Si sta cercando di creare una proposta operativa finalizzata a creare dei criteri oggettivi per le selezioni rispetto alle assegnazioni alle varie aree in cui i percettori del reddito potranno essere inseriti. “Per quanto riguarda gli enti privati, a mio avviso – sostiene Sabrina Figuccia – sarà essenziale consentire agli enti di procedere ad una chiamata direttamente dalla “long list” creata dal Comune”.
“Con l’avvio dei progetti – afferma il consigliere di Sinistra Comune Marcello Susinno – finalmente i beneficiari potranno essere impegnati in attività essenziali per la cittadinanza. Il primo step prevede un impegno di circa 2000 beneficiari assegnati, per brevi periodi, ad attività carenti, come l’accoglienza scolastica e la vigilanza davanti alle scuole o iniziative di carattere sociale, come il servizio di vicinato ad anziani e disabili. Questi soggetti dopo la conclusione del progetto saranno sostituiti da altri beneficiari”. “Occorre avviare un lavoro di mediazione fra tutti i soggetti coinvolti – afferma Rosario Arcoleo, presidente della Commissione – affinchè non si creino equivoci o aspettative. E’ quindi necessario che questi progetti abbiano una reale utilità per l’intera collettività. Nei prossimi giorni convocheremo un tavolo tecnico con l’assessorato e le commissioni competenti”.
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