Il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa ha incontrato stamane nella sede del partito, Toto Cordaro, assessore al Territorio e all’Ambiente della Regione Siciliana. All’incontro ha preso parte anche il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

Rilanciare il progetto dello scudo crociato nell’Isola, Cordaro candidato alle regionali

Entrambi hanno convenuto sull’opportunità di rilanciare il progetto democratico-cristiano dello scudo crociato nell’Isola, anche in ragione della comune matrice politica e di una storia che umanamente li unisce da oltre 20 anni.
Toto Cordaro sarà candidato nella lista dell’UDC alle prossime elezioni regionali in Sicilia.
L’attuale assessore regionale è stato indicato dal Segretario Cesa e dal presidente del partito De Poli come responsabile nazionale UDC per i rapporti con le Regioni.

Nei prossimi giorni Cesa a Palermo

Nei prossimi giorni il segretario nazionale Cesa si recherà a Palermo per incontrare i tanti amici e gli amministratori locali che hanno scelto insieme a Cordaro questo nuovo percorso.

Il benvenuto del capogruppo Udc all’Ars

“Un caloroso benvenuto nell’Udc all’assessore regionale Toto Cordaro. Sono lieta di accogliere nel nostro partito un parlamentare ed un esponente del governo regionale di grandi qualità e capacità. Ho apprezzato molto in questi anni il lavoro di Toto Cordaro con il quale mi sono costantemente confrontata in commissione Ambiente dove sono approdati importanti ddl che hanno segnato una stagione di riforme, a partire dalla nuova legge urbanistica e dalla legge edilizia. Il progetto centrista si sta rafforzando a Palermo con l’adesione del neo sindaco Roberto Lagalla ed oggi del collega deputato Toto Cordaro. Sono certa che alle prossime elezioni regionali potremo contare oltre che sull’entusiasmo dovuto ai nuovi ingressi anche su tanti consensi che ci faranno essere protagonisti nella coalizione di centrodestra”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

Intanto Musumeci saluta e sbatte la porta

Sono ore febbrili quelle in corso per la politica siciliana. Il dado è tratto, saranno dimissioni quelle del Presidente della Regione Nello Musumeci. La decisione è stata presa nonostante la contrarietà di tutti, ma proprio tutti, i partiti. Il Presidente della Regione saluta educatamente ma se ne va sbattendo la porta.

Le comunicazioni ufficiose

Già ieri sera, anzi notte, alla fine della maratona d’aula per approvare le variazioni di bilancio aveva fatto sapere ai suoi assessori che oggi avrebbe voluto parlare loro. Adesso li ha convocati. Ma non si tratta di una giunta di governo. Forse lo diventerà se sarà necessario adottare gli ultimi provvedimenti ufficiali in regime non di ordinaria amministrazione. In quel caso sarà convocato il segretario di giunta e redatto un verbale.
Ma la convocazione serve solo al Presidente per raccontare nel dettaglio agli assessori le sue intenzioni in un incontro faccia a faccia. Ai ‘suoi’ assessori Musumeci sente di dovere questa cortesia, questa spiegazione dei motivi delle sue scelte.

La convocazione dell’Ars

Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, al termine di una maratona notturna durante la quale è stato approvato il ddl sulle variazioni di bilancio, ha annunciato di avere convocato per domani alle 11 l’aula “per possibili comunicazioni del presidente della Regione”. Il termine ultimo previsto dalla legge per presentare le dimissioni in modo da consentire l’election day il 25 settembre prossimo scadrebbe infatti proprio domani, il 5 agosto, anche se si sono tentate varie interpretazioni di legge per prolungare questo termine (c’è anche chi sostiene sia già scaduto ieri, 3 agosto).

“Potrebbe essere la mia ultima visita”

La visita di oggi potrebbe essere una delle ultime di questa legislatura”. Lo ha detto Musumeci rivolgendosi al sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, alla giunta e ai consiglieri comunali con in testa il presidente del Consiglio, Marcello Maniaci durante la visita ufficiale di oggi nel comune alle porte di Palermo.

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