Resta al palo la stabilizzazione degli ex Pip della Regione siciliana. La legge che prevede un percorso unico in Italia proprio per i precari siciliani, infatti, è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri ed è pendente la decisione davanti alla Consulta che continua a rinviare la sua scelta. Ed è per questo che le parti sociali chiedono che la norma, pubblicata anche se impugnata, venga resa operativa. Una ‘forzatura’ che il governo della Regione non sembra voler fare.

Si sperava in un pronunciamento rapido ma dopo l’ultimo rinvio della Corte Costituzionale la situazione si complica.

La stabilizzazione dei lavoratori ex Pip è stata, dunque, al centro della riunione di ieri della commissione Bilancio dell’Ars, presieduta da Riccardo Savona. “Siamo consapevoli della necessità di rendere operativa la norma sulla stabilizzazione degli ex Pip, peraltro già pubblicata in Gazzetta, ma al vaglio della Consulta. Non dimenticando, però, le difficoltà economico-finanziarie della Regione e che l’impegno si dovrà realizzare ad invarianza di costi”, ha spiegato il presidente Savona, dopo avere ascoltato in commissione i rappresentanti sindacali dei 2.700 lavoratori del bacino “Emergenza Palermo”, che chiedono di rendere attuativa la norma della legge di stabilità che prevede la stabilizzazione e il passaggio degli ex Pip nella partecipata Resais.

Norma impugnata dal Consiglio dei ministri davanti alla Corte costituzionale, di cui si aspetta il pronunciamento. Alla riunione erano presenti l’assessore regionale al lavoro, Antonio Scavone e la dirigente generale del dipartimento Lavoro, Francesca Garoffolo.

“L’assessore – dice Savona – sottoporrà alla giunta il problema degli ex Pip, per cercare di onorare l’impegno assunto dal Parlamento. Si è impegnato, poi, a coinvolgere, attraverso il prefetto, gli organi di livello nazionale. È prevista nelle prossime settimane un’altra audizione in commissione”. Nella prima parte della mattinata, la commissione Bilancio ha ascoltato anche i rappresentanti regionali delle associazioni delle cooperative in merito al Defr (Documento di economia e finanzia regionale), “al fine di acquisire – conclude Savona – gli elementi necessari per la definizione della prossima manovra di Bilancio. Nei prossimi giorni, ascolteremo i segretari delle associazioni sindacali, Cgil, Cisl, Uil e Ugl”.