“Le manifestazioni di interesse presentate per l’avviso pubblicato dagli amministratori straordinari della Blutec per il sito industriale ex Fiat di Termini Imerese, vanno nella direzione di un cambio nel modello di sviluppo così come indicato più volte in questi anni dalle forze sociali, gli amministratori e le comunità locali interessate”.

È quanto ha dichiarato il Sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, alla scadenza, avvenuta il 29 maggio 2020, dell’avviso pubblicato dagli amministratori straordinari della Blutec.

“La prudenza è d’obbligo, – ha proseguito Orlando – infatti sono ormai troppe le volte in cui si sono alternate illusioni e disincanto sul futuro di questo stabilimento.
Oggi più che mai è necessario definire ed aggiornare le coordinate dell’accordo di programma che dovrà accompagnare l’esecuzione dei progetti, raccordando gli investimenti e le misure appropriate del monitoraggio per la realizzazione del progetto.
Chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, di convocare al più presto tutti gli interlocutori per l’aggiornamento dell’accordo di programma necessario, fermo restando che ne seguiremo con grande attenzione lo sviluppo.
Sarà una conferma della possibilità di interventi che superino la condizione di emergenza che dura da moltissimi anni e pongano anche le premesse per un più complessivo sviluppo di una ampia area territoriale come richiesto dai Sindaci e dalle Organizzazioni Sindacali”.

Intanto Smart City Group, consorzio di imprese della green economy e delle tecnologie per la mobilità elettrica, ha presentato il 29 maggio la documentazione di manifestazione d’interesse relativa al bando per la riconversione ecologica del distretto industriale di Termini Imerese nell’area ex FIAT e Blutec.

Spiega Giancarlo Longhi, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Smart City Group, con una notevole esperienza ai massimi livelli nazionali nel riciclo e recupero degli imballaggi: “Il nostro progetto per Termini Imerese mette al centro la green economy e offre risposte concrete su due questioni centrali per la Sicilia: salvaguardare l’ambiente offrendo un’adeguata valorizzazione delle materie prime seconde, che altrimenti finirebbero in discarica, e creare nuovi posti di lavoro per chi, oggi, è in grande sofferenza”.

Obiettivo della manifestazione d’interesse del consorzio proponente, che riunisce 15 aziende di tutta Italia, da Torino alla Toscana alla Sicilia, attive nei settori ambientale e del trattamento delle acque, nell’agricoltura, nella produzione di energie rinnovabili, nella green mobility, nell’ICT e nei sistemi di storage, è la creazione di un ecosistema industriale per l’economia circolare e la mobilità innovativa in Sicilia che possa essere di esempio a livello nazionale.

Il progetto si chiamerà S.U.D., acronimo di SMART UTILITY DISTRICT, e si propone come moderno distretto tecnologico siciliano per garantire il ciclo virtuoso dell’economia del riuso delle materie nell’intera regione; il volume di occupati previsto, a regime, è tra le 700 e le 800 persone.

Due le aree principali: valorizzazione di materie prime seconde e mobilità elettrica innovativa. Da un lato la valorizzazione e il recupero di Forsu, ovvero la frazione organica dei rifiuti urbani, e di biomasse provenienti dall’agricoltura della zona per produrre gas tecnici ed energia, di oli e grassi, plastiche e polveri d’acciaio; dall’altro le tecnologie per la mobilità sostenibile, batterie e sistemi di accumulo, fino all’assemblaggio di citycar elettriche.

L’iniziativa nasce dalla convinzione dei soggetti chiamati a investire che l’area sia un’ottima opportunità di sviluppo, in grado di colmare la carenza di impianti di riciclo e valorizzazione delle risorse secondarie dell’isola e offrendo una nuova collocazione occupazionale e di formazione professionale a tutti i lavoratori ex Fiat/Blutec.

Ma sul progetto Sud, proprio stamane ha manifestato le sue perplessità l’ex parlamentare Franco Piro, componente della segreteria regionale del Pd.

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