• Rider, domani ore 18 assemblea in piazza Castelnuovo a Palermo.
  • “Con l’arrivo di Just Eat a Palermo, due modelli a confronto: rider con diritti e rider senza. Lo stesso lavoro ma con contratti diversi”.
  • Interviene il segretario nazionale Nidil Cgil, Borghesi

Assemblea dei Rider palermitani per fare il punto sulla condizioni di lavoro nel settore alla vigilia dello sbarco a Palermo della piattaforma Just Eat, che ha già assunto nella città una ventina di rider con contratto di lavoro subordinato. Una svolta storica, che spezza il fronte di Assodelivery e che dimostra, come dice Nidil Cgil Palermo, “un’alternativa alla precarietà selvaggia e al ricatto del cottimo e dell’algoritmo”.

All’assemblea interverranno il segretario Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario nazionale Nidil Cgil Andrea Borghesi.

L’arrivo di Just Eat

All’assemblea sono invitati i fattorini su due ruote di tutte le piattaforme del cibo a domicilio di Palermo, che rientrano nell’accordo Assodelivery. “Just Eat partirà con una flotta di propri rider da metà novembre. Un passaggio che valutiamo in modo positivo, perché sarà applicato l’accordo firmato dai sindacati confederali Filt e Nidil, che prevede un rapporto di lavoro subordinato con paga oraria fissa, superando il sistema del cottimo – spiega il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso – I lavoratori potranno godere di diritti finora sconosciuti, quali ferie malattie, maternità, tredicesima, paga fissa oraria e rimborso a chilometro che varia per bici e moto. E’ la dimostrazione che esiste un modello diverso da quello di Assodelivery, che continua a essere fondato sul cottimo. E a proposito vogliamo ricordare che a giugno, per la riduzione del 20 per cento dei compensi, hanno scioperato per 3 giorni i precari di Glovo, per contestare l’abbassamento delle tariffe, la competizione scattata fra i lavoratori, la mancanza consegna dei dispositivi di sicurezza”.

Due modelli a confronto

Nidil e Cgil farano il punto sulle differenze tra un modello e l’altro, per portare avanti una battaglia per l’estensione dei diritti a tutti i rider. “Con l’arrivo di Just Eat – spiega Gattuso – in città coesisteranno rider con il ccnl della logistica, normato da un accordo ah hoc firmato da Nidil e Filt. E lavoratori che svolgono lo stesso lavoro ma con un contratto diverso, basato sul cottimo, e che prevede varie forme, contratti di collaborazione occasionale, co.co.co come nel caso di Social Food e partite Iva per i rider più assidui che superano i 5 mila euro di fatturato. In pratica quattro tipologie contrattuali diverse”.

Rider con diritti e rider senza

“Riteniamo impensabile che debbano esistere contratti diversi per fare lo stesso lavoro e diritti riconosciuti solo ad alcuni rider e ad altri no – prosegue Gattuso – Quello che Glovo, Delivery, Socialfood continuano ad applicare, e lo possiamo sostenere anche a seguito delle ultime vittorie riportate in Tribunale, è un modello che riteniamo superato e allo stesso tempo penalizzante per i rider”.

Differenze con altre piattaforme

Restano i tanti problemi che ogni giorno vengono segnalati al sindacato Nidil Cgil Palermo dai rider delle piattaforme presenti a Palermo Glovo, Deliveroo, UberEats, Socialfood, tutte aderenti ad Assodelivery. “Anche sul modello Just Eat, operativo nel resto d’Italia da diversi mesi, sono state sollevate alcune criticità a partire dall’utilizzo del part time spesso con un monte ore molto basso di 10 ore settimanali, e comunque tra le 10 e le 20 ore. Quindi vogliamo porre all’attenzione dell’assemblea di Palermo anche i punti migliorabili di questo accordo, ancora da perfezionare – conclude Andrea Gattuso – Tra le differenze, evidenziamo anche il fatto che Just Eat fornisce gratuitamente ai Rider l’attrezzatura da lavoro, zaino, caschetto, dispositivi di sicurezza e mascherine mentre nelle altre piattaforme il kit continua a essere a carico del lavoratore”.

Articoli correlati