Ora c’è davvero il via libera per portare la monnezza siciliana all’estero. La giunta guidata dal presidente della Regione Renato Schifani è pronta a stanziare la cifra di 45 milioni di euro per portare a termine il piano di esportazione dei rifiuti che la regione non può smaltire nei suoi impianti ormai quasi arrivati alla saturazione.
Oggi la decisione sui rifiuti all’estero
Oggi l’assessore Roberto Di Mauro porterà sul tavolo del governo una delibera che permette di utilizzare un budget stanziato nel 2022 dal governo Musumeci. Servirà ad alleviare i costi extra che stanno sostenendo i Comuni del Ragusano, Siracusano, Messinese e Catanese che prima scaricavano a Lentini. “La chiusura della discarica nella seconda metà del 2022 ha costretto a dirottare l’immondizia all’estero, a Rotterdam – ha detto Di Muro -. E i costi sono saliti da 250 euro a tonnellata a oltre 400”.
La delibera
L’assessore al ramo Di Mauro oggi chiederà a Schifani di approvare la delibera che permetterà di usare i 45 milioni stanziati a tale scopo. I fondi, secondo il piano, dovrebbero essere dati ai sindaci dei comuni siciliani che necessitano di portare fuori Sicilia i rifiuti, sulla base dell’effettiva spesa sostenuta, della percentuale di rifiuti spediti all’estero e della percentuale di raccolta differenziata raggiunta.
L’elezione nelle province
Oggi però sul tavolo della giunta regionale arriverà un altro ordine del giorno importante: il ritorno delle elezioni nelle province. Il progetto di Schifani e dell’assessore agli Enti Locali Andrea Messina è quello di tornare all’elezione diretta di tutti i presidenti cancellando quindi quella elezione di secondo livello, affidata ai soli consiglieri comunali, che doveva caratterizzare i Liberi Consorzi ma che non è mai stata fatta in 8 anni.
La mossa di Schifani
Quella della giunta Schifani potrebbe essere vista come una mossa che darebbe nuovi spazi politici, perché permetterebbe di puntare oltre che alle presidenze anche ai neonati consigli provinciali e alle giunte. Anche il Partito democratico potrebbe appoggiare il piano del governo regionale visto che qualche mese fa aveva presentato un disegno di legge analogo.
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