Paura e momenti di tensione nel carcere Antonino Burrafato di Termini Imerese. Una rissa è scoppiata tra detenuti stranieri e italiani. Sono dovuti intervenire anche i carabinieri e gli agenti di polizia per riportare la calma.

“È la prova che la situazione all’interno delle carceri siciliane è esplosiva come abbiamo sottolineato al sottosegretario Andrea Delmastro che è venuto oggi a visitare le carceri di Favignana e Trapani – dice Gioacchino Veneziano segretario regionale della Uilpa – abbiamo chiesto vista la situazione di proclamare lo stato di emergenza per i penitenziari regionali. La situazione è calda non solo nella regione per le temperature torride, ma anche dentro i penitenziari”.

Due giorni prima aggressione a Siracusa

Due detenuti, reclusi nel carcere di Cavadonna, a Siracusa, mercoledì scorso si erano resi protagonisti di un’aggressione ai danni di due ispettori ed un agente di polizia penitenziaria.

L’intervento e l’aggressione

Le vittime, costrette a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale, sono state prese a calci ed a pugni dagli aggressori, entrambi di nazionalità straniera. Secondo la segreteria provinciale del Sippe di Siracusa, un sindacato di polizia penitenziaria, i due detenuti stavano litigando tra loro e poco dopo sono intervenuti gli agenti per dividerli solo che entrambi si sono scagliati contro di loro, causandogli delle contusioni.

La denuncia del Sippe

“Ormai le aggressioni non si contano: ci preoccupa il silenzio e la mancanza di risposte per cercare di trovare una soluzione e magari un segnale di vicinanza e di sostegno al personale che è ormai allo stremo” spiegano dalla segretaria del Sippe Siracusa.

Un altro caso ad Augusta

Un detenuto che ha tentato di suicidarsi impiccandosi nella sua cella ed un agente di Polizia penitenziaria aggredito. E’ quanto accaduto in poche ore nel carcere di Augusta (Siracusa) al centro di episodi drammatici e di violenza che si ripetono da mesi. Nel maggio scorso, due detenuti, entrambi reclusi ad Augusta, sono deceduti a seguito delle conseguenze di uno sciopero della fame.  Nei fatti accaduti nelle ore scorse, un detenuto avrebbe provato a togliersi la vita ma il suo drammatico gesto è stato sventato da un agente di Polizia penitenziaria intervenuto prima che fosse troppo tardi. Poco dopo, un altro sorvegliante è stato percosso a colpi di bastone da un detenuto, poi fermato dai colleghi della vittima.

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