Evento straordinario nella spiaggia “Ciammarita” di Trappeto, nel Palermitano. Lo scorso 26 agosto, intorno alla mezzanotte, è avvenuta una maxi schiusa di uova di tartarughe marine. Il personale del Lido “El Pam Pam” ha notato uno strano movimento sulla sabbia e, andati sul posto, hanno constatato un piccolo esercito di una cinquantina di piccole Caretta caretta che stavano puntando verso l’arenile, quindi raggiunta la battigia, hanno preso il largo.

Lo rende noto il WWF Sicilia Nord Occidentale, avvisato da Giuseppe D’Asaro, dottore in scienze naturali di Trappeto, che a sua volta era stato allertato dal personale del Lido.

Il racconto dei testimoni

Il personale del lido El Pam Pam è rimasto piacevolmente sorpreso della scoperta. Subito individuato il punto e messo in sicurezza la zona, Adriana e Flavia, dipendenti del lido, hanno quindi avvisato il volontario attivista del WWF Sicilia Nord Occidentale Giuseppe D’Asaro che ha prontamente provveduto a recintare il nido e avvisare il gruppo tartarughe del WWF locale.

Francesco Paolo Palazzo, referente del sodalizio per il progetto tartarughe marine, ha quindi verificato sul posto il punto di uscita delle piccole e si è provveduto alla sorveglianza sul posto. Dopo quella notte sono uscite altre piccole in modo sparso. Si attenderà qualche giorno per poi verificare il nido.

Il video

Le regole

Si ricorda che la Caretta caretta è una specie protetta e tutti gli avvistamenti devono essere comunicati prontamente alla Guardia Costiera numero 1530, anche di notte, anche in mare, per poi provvedere al recupero in caso di problemi al rettile o di controllo del nido in caso di deposizione. Inoltre se si avvista una tartaruga in spiaggia non si deve né avvicinare né toccare altrimenti non depositerà le uova.

Per due anni consecutivi questo tratto di mare vicino al paese di Trappeto ha visto nascere oltre 150 piccole tartarughe confermandosi come lo si pensava da tempo un importante sito per questa straordinaria specie che vive sulla terra da oltre 100 milioni di anni ed è in forte pericolo di estinzione per la troppa pressione antropica provocata dai comportamenti dell’uomo.

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