La ricostruzione della vicenda

In Sicilia sono state individuate quattro aree potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare. Si trovano nelle province di Trapani, Palermo e Caltanissetta.

Nel dettaglio, i Comuni sono Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Butera potrebbero ospitare in futuro le scorie nucleari derivanti dalle centrali dismesse. In base a questi pareri, il Ministero dello Sviluppo Economico convaliderà la versione definitiva della Carta, ovvero la Cnai, la Carta Nazionale delle Aree Idonee. La Cnai sarà il risultato dell’aggiornamento della Cnapi sulla base dei contributi emersi durante la consultazione pubblica. Sarà una procedura fortemente partecipata e trasparente, condotta coinvolgendo gli amministratori e i cittadini tutti, e al termine della quale potranno pervenire le candidature dei comuni.

Le proteste

Il coro di ‘no’  stato trasversale ed unanime in Sicilia. A far sentire la loro voce anche i territori che hanno scritto al Governatore Nello Musumeci e al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.

I territori hanno espresso la propria assoluta “contrarietà” in merito alla individuazione delle quattro aree potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare individuate in Sicilia, nelle province di Trapani, Palermo e Caltanissetta”.

“Apprendiamo con stupore che è stato elaborato un documento dalla Società di gestione degli impianti nucleari, validato dalle agenzie che si occupano di nucleare, di ricerche ambientali e infine approvato dal Governo Nazionale – hanno scritto -. Siamo pronti a qualsiasi protesta anche ferma e intransigente, qualora tale ipotesi dovesse diventare concreta, perche’ riteniamo insensato individuare in un territorio vocato principalmente al turismo ed all’agricoltura la sede di un possibile deposito di rifiuti radioattivi. Inoltre facciamo appello al buon senso del Governatore Nello Musumeci, del Presidente dell’Ars Gianfranco Micciche’, dei vertici del Governo e del Parlamento Regionale siciliano, affinché – unitamente anche a noi amministratori locali – attivino ogni iniziativa utile a scongiurare tale paventato programma che, ove realizzato, determinerebbe seri rischi e pesanti svantaggi ad una Regione già provata da onerose questioni da risolvere per il bene delle nostre comunità”.

L’iniziativa

L’Anci Sicilia  ha deciso di aderire alla consultazione pubblica, che partirà fra qualche giorno, sulla localizzazione dei siti per depositi nucleari

“Aderiamo alla consultazione sulla localizzazione di siti destinati al deposito di rifiuti nucleari e ribadiamo l’esigenza di un maggiore coinvolgimento delle Autonomie Locali anticipando fin da ora la disponibilità a dare il nostro pieno contributo all’annunciato tavolo regionale sulla problematica in questione”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“La individuazione delle aree proposte per depositi dei rifiuti nucleari, infatti – continua il presidente Orlando – appare in evidente contrasto con le vocazioni ambientaliste ed economiche produttive dei siti coinvolti”.

Lo stesso Leoluca Orlando,  anche nella qualità di sindaco della Città Metropolitana ha espresso la sua adesione alla consultazione i.

Il Sindaco della Città Metropolitana altresì sollecita “la convocazione e ritiene necessario l’incontro con i Governi nazionale e regionale unitamente ai Sindaci dei Comuni ove ricadono le aree proposte e palesemente inadeguate e inaccettabili per deposito di rifiuti nucleari”.

La riunione

Intanto si è svolta questa mattina l’incontro convocato dall’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, al quale hanno preso parte il Direttore generale del Dipartimento BB.CC, Sergio Alessandro, i responsabili delle Soprintendenze di Palermo, Trapani e Caltanissetta e la direzione dei Parchi Archeologici di Segesta e Gela in merito alla vicenda.
Si è deciso che entro trenta giorni, i pareri di soprintendenze e parchi archeologici saranno messi nero su bianco in apposite relazioni tecniche che verranno trasmesse al comitato tecnico istituito dal governo Musumeci presso l’assessorato del Territorio e Ambiente, incaricato di predisporre il memoriale con i rilievi e le osservazioni da inviare al Governo nazionale.
Al centro della riunione odierna, l’importanza del ‘paesaggio’ quale elemento indifferibile ed espressione di valori naturali, morfologici, storici, culturali ed estetici della nostra Isola.

“Il paesaggio – ha sottolineato l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – è un elemento determinante della nostra identità, al punto che già nella stessa denominazione giuridica alcuni Parchi riportano la denominazione di Parco Archeologico e Paesaggistico. È impensabile, pertanto, che possano sorgere depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi nei territori di Trapani, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Butera, dove sorgono siti di altissima valenza storico-culturale, meta di numerosi visitatori che, proprio in quei luoghi, hanno occasione di apprezzare la bellezza della nostra Isola”.

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