«Abbiamo letto con stupore che fra i 67 siti potenzialmente idonei per la realizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico non c’è Trino Vercellese che, invece, ha chiesto di ospitarlo. Ed è lì, tra l’altro, che doveva sorgere una centrale nucleare che, poi, non si è fatta più. In Sicilia, invece, ci sono 7 siti Unesco e 2 Geoparchi Unesco, uno dei quali si trova nel Parco delle Madonie, proprio dove c’è uno dei luoghi che fanno parte della lista».

Così a Casa Minutella, in diretta su BlogSicilia.it, Toto Cordaro, assessore regionale all’Ambiente e al Territorio.

Cordaro ha spiegato che «una delle maggiori insidie oggettivamente ravvisate riguarda il trasporto delle scorie radioattive che deve essere sicuro ma non lo sarebbe per mare, ovvero il modo necessario per raggiungere la Sicilia. Da ricordare, tra l’altro, che parliamo di scorie che provengono nella maggioranza dei casi dal Nord Italia».

Durante la trasmissione, poi, è arrivata la dichiarazione di Sergio Costa, ministro dell’Ambiente: «Vedo di buon occhio, qualora il Parlamento fosse disponibile, ad esempio un emendamento che potesse allungare i tempi di confronto con il territorio rispetto alla legge del 2010. Io non ho fatto null’altro che applicare e desecretare qualcosa previsto da una legge del 2010, è un fatto meramente tecnico». E Cordaro ha rimarcato che non è il tempo di «mettere una pezza» ma il Governo deve decidere nei tempi già prestabiliti.

L’assessore regionale, tra l’altro, ha ricordato che, sul tema, «l’Italia è in infrazione europea da alcuni anni. Ad oggi i rifiuti radioattivi sono stoccati in quattro siti non idonei. Il tema va trattato subito e non rinviato. Noi, come Regione, abbiamo due mesi di tempo per preparare e inviare le controdeduzioni, mentre nei successivi quattro c’è il seminario nazionale per il confronto».

A tal proposito, Cordaro ha ricordato che il governo regionale ha ricevuto la CNAPI nella notte tra il 5 e il 6 gennaio e «Musumeci già il 7 ha riunito la giunta per approvare la delibera e stabilire la nostra contrarietà».

Poi, l’annuncio dell’istituzione di un gruppo di lavoro, presieduto dallo stesso asessore e dal coordinatore tecnico Aurelio Angelini e la realizzazione di un sito dove ricevere tutte le richieste di audizioni e i documenti da comitati civici, rappresentanti istituzionali e cittadini.

Cordaro, infatti, ha ricordato che il lavoro sarà costituito da due fasi: a) la fase della formazione della decisione; b) la relazione del documento da inviare al Governo nazionale «per dimostrare la nostra contrarietà».

Infine, l’assessore ha ricordato: «Non è stata una scelta geopolitica. I 67 siti che sono potenzialmente idonei, sono stati divisi in 12 molti interessanti, 11 interessanti e 44 meno interessanti. I 4 siti siicliani rientrano tra i 44 meno interessanti. In linea di principio, non dico che non dobbiamo preoccuparci, però…».

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