“Da diversi mesi non riceviamo più ordini nella piattaforma, io e i miei colleghi siamo stanchi di stare fermi in mezzo alla strada giorno e notte senza ricevere spiegazioni da nessuno – dichiara Marco, un rider di Palermo e Carini – spero che tutto possa tornare alla normalità, noi colleghi tutti abbiamo bisogno di lavorare”. Negli ultimi tempi, la situazione lavoratori dei rider è diventata sempre più precaria. Marco, uno dei fattorini che opera per due piattaforme, insieme ad alcuni colleghi, sta cercando di far sentire la propria voce e di mettere in luce le difficoltà che i lavoratori come lui, affrontano quotidianamente.

Marco, in un’intervista esclusiva a Blogsicilia, ha raccontato di attraversare un periodo difficoltoso a causa della diminuzione notevole del numero di ordini settimanali: “Stiamo ore sui marciapiedi della città e le piattaforme ci lasciano senza un euro” – ha dichiarato -. La mancanza di supporto da parte delle piattaforme e delle istituzioni sindacali ha spinto i riders a organizzarsi e a chiedere di essere ascoltati: “Vogliamo lavorare in sicurezza e avere la possibilità di lavorare di più”.

La situazione dei riders

Ultimamente i riders lamentano una situazione di stallo lavorativo che li vede fermi nelle strade senza ricevere ordini e senza guadagnare. A peggiorare la situazione lavorativa, come raccontatoci da Marco, sono le attuali condizioni delle strade del capoluogo: vere e proprie buche profonde anche alcuni centimetri. Un pericolo dunque, per chiunque cammini su due ruote, come spesso accade ai riders, ma anche per gli automobilisti e pedoni.

“Durante la settimana attendiamo ore e ore in attesa di un ordine, spesso invano, questo ci costringe a tornare a fine giornata senza un euro guadagnato – afferma Marco, rider di 33 anni -. Inoltre, la condizione appare aggravata dal fatto che alcune piattaforme non forniscono più la possibilità di accedere al calendario di lavoro per prenotare le ore: “Da 3-4 mesi io non ricevo più ore, questo mi costringe a mettermi online nell’altra piattaforma con cui lavoro”.

La rabbia dei lavoratori

La tensione tra i riders è alta e molti di loro si stanno organizzando per scioperare e scendere in piazza a manifestare. “Lavoriamo in condizioni precarie, rischiando la vita ogni giorno” – afferma un rider – Le strade sono pericolose e le piattaforme non si prendono cura di noi”.

La protesta dei riders è solo uno dei tanti segnali dei lavoratori per ottenere diritti e tutele, garanzie che spesso questa categoria non riceve: “L’estate scorsa ho forato un ruota della bicicletta durante una consegna  – racconta Marco – ho dovuto richiedere l’intervento di un collega che è venuto in mio soccorso – continua – ho dovuto far riparare la bici a mie spese senza ricevere alcuna tutela dalle piattaforme”.

Gli incidenti sul lavoro

Negli ultimi anni si è registrato un aumento degli incidenti sul lavoro tra i riders delle piattaforme di consegna di cibo. Questi lavoratori, che si muovono per le strade della città in sella alle proprie biciclette o motorini per consegnare cibo ai clienti, sono esposti quotidianamente a rischi e pericoli che spesso sfociano in tragiche conseguenze.

“E’ capitato più di una volta che alcuni dei miei colleghi cadessero durante la consegna di un ordine – raccontano a BlogSicilia – senza, attualmente, per fortuna esiti gravi.

 

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