Si sarebbe finto tassista, l’avrebbe sequestrata, violentata e rapinata per poi abbandonarla tra le sterpaglie. Ora per l’uomo, 46 anni, accusato della inaudita violenza nei confronti di una studentessa inglese di 23 anni arriva la condanna a 10 anni e mezzo di reclusione da parte della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo che ha sostanzialmente confermato quanto disposto dai giudici di primo grado.

Come riporta il Giornale di Sicilia, Marcello Biuso, un ex Pip, il 13 maggio 2017, avrebbe sequestrato con l’inganno la giovane studentessa che si trovava a Palermo per un progetto universitario. L’arresto dell’uomo avvenne a 8 mesi dai fatti, a febbraio 2018, grazie alle riprese di alcune videocamere di sorveglianza piazzate in alcune vie della città e alla comparazione delle tracce di dna sul corpo della vittima. L’imputato non negò di aver fatto salire la ragazza sull’auto ma spiegò che il rapporto sessuale tra i due sarebbe stato consenziente.

Secondo quanto hanno ricostruito i pm, invece, la ragazza, stava facendo rientro a casa e avrebbe cercato un taxi. L’uomo avrebbe approfittato della situazione si sarebbe finto tassista. La ragazza si sarebbe accomodata dietro ma non sapeva costa stava per accadere. L’auto, come testimoniano le immagini delle videocamere, si diresse verso Brancaccio. La ragazza scesa dal mezzo e si diresse verso un bancomat per prelevare dei soldi. Qui il volto dell’uomo è stato immortalato in maniera nitida dalle telecamere della banca. Poi la violenza. Biuso sarebbe saltato addosso alla ragazza, la stuprò e la rapino dei soldi che aveva appena prelevato. Infine la abbandonò in strada. La studentessa venne ritrovata all’alba da un vigilantes sotto il ponte di via Giafar.

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