Il caso del passaggio della gestione dell’acqua dal Comune di Collesano ad Amap, finito al centro di una polemica politica e di una denuncia per diffamazione, si conclude con l’assoluzione dell’ex sindaco Giovanni Meli.
Era finito sotto processo dopo la querela dell’ex commissario del Comune, Domenico Mastrolembo Ventura, indicato con un messaggio su Facebook come un “presuntuoso che, senza coinvolgere la comunità, da solo aveva deciso di cedere la nostra acqua”.
I fatti risalgono all’agosto del 2019
I fatti si riferiscono all’agosto del 2019 e, in seguito alla pubblicazione del messaggio di Meli, Mastrolembo Ventura si era rivolto alla magistratura. Adesso su quella vicenda è arrivata la decisione del giudice monocratico di Termini Imerese Fabio Stuppia, che ha assolto l’ex sindaco, assistito dall’avvocato Salvatore Sansone, perché il fatto non costituisce reato. “Le espressioni non avevano alcuna valenza offensiva – spiega l’avvocato Sansone –. Sono state pronunciate con riferimento a temi che avevano fatto parte del confronto politico, del legittimo esercizio della critica politica”.
Mastrolembo Ventura era stato nominato commissario del Comune di Collesano dopo che, nel 2017, era stata votata la sfiducia al primo cittadino Angelo Di Gesaro. L’ex commissario si era poi candidato sindaco ma era stato eletto Giovanni Meli, rimasto in carica fino all’anno scorso.
Emergenza idrica, Amap svela i dati su OpenData Sicilia
Da alcune settimane Amap ha messo a disposizione di OpenData Sicilia – una community informatica informale che da circa 10 anni si propone di far conoscere e diffondere la cultura dell’open government e le prassi dell’open data – le informazioni disponibili sui distretti della rete idrica interessati dalle riduzioni di pressione a seguito dell’emergenza idrica in atto. Il percorso si innesta in un dialogo tra l’Azienda e società civile, volto a fornire quante più informazioni di dettaglio alle utenze e al territorio. Seguendo tale filosofia a breve verrà anche resa disponibile una app su smartphone che consentirà, in base alla posizione, di avere le necessarie informazioni sulla qualità dell’acqua erogata nella rete idrica di Palermo e, in una seconda fase, su tutti in 47 comuni gestiti.
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