Circa 3,6 milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) dell’isola. La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali, ha impegnato i fondi per il 2023, dei quali quasi 2,9 milioni per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e circa 721 mila euro riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni previdenziali dei dipendenti degli Istituti definitivamente inattivi.

Le parole dell’assessore Albano

“Questo contributo – dichiara l’assessore Nuccia Albano – servirà agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti. Così come prevede la legge, il 20% del totale viene corrisposto per il pagamento dei contributi previdenziali di coloro che sono a carico di quelli inattivi. Ancora una volta il governo Schifani dimostra sensibilità verso lavoratori e lavoratrici che, in molti casi, si ritrovano con un credito di numerose mensilità”.

Il sit-in di protesta nei mesi scorsi

Nei mesi scorsi a Palermo, davanti alla sede dell’assessorato regionale della Famiglia e Lavoro, si tenne un presidio dei dipendenti delle Ipab messe in liquidazione. Circa 200 persone di 35 strutture, in attesa da anni sia della retribuzione (essendo dipendenti pubblici non hanno avuto nemmeno gli  ammortizzatori sociali) che di una ricollocazione hanno manifestato in prima linea, per rivendicare le loro legittime richieste. Fp Cgil Sicilia denunciò “ancora una volta la mancanza di sensibilità e disponibilità da parte dell’organo politico”.

C’è stata una recente sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il passaggio automatico del personale delle Ipab estinte ai Comuni. Ecco perché a suo tempo l’allora governo regionale Musumeci aveva messo in campo alcune iniziative per iniettare liquidità a questa strutture. In un triennio tra il 2019 e il 2021 furono destinati circa 10 milioni di euro per il pagamento del personale Ipab per la salvaguardia di queste professionalità.